Fermato con un panetto e mezzo di ‘fumo’ nella felpa aggredisce i poliziotti rivendicando la proprietà dello stupefacente: “E’ roba mia. Giù le mani“. Tanta sfrontatezza però è costata a un pusher arrestato dalla polizia di stato solo un’accusa in più: violenza a pubblico ufficiale oltre alla detenzione di sostanze stupefacenti. In casa nascondeva altri quattro chilogrammi di hashish e parecchi soldi, il provento dello spaccio.
In manette un giovane africano, in casa altro stupefacente e tanti soldi
L’arresto un paio di giorni fa a Valle Fiorita, un largo spazio fuori dal raccordo tra Prenestina e Casilina. Qui smerciava hashish un 23enne di origini nord africane, pronto a tutto pur di non rinunciare al suo piccolo tesoro.
A tradire i suoi piani l’altolà di una pattuglia della Sezione Volanti della Questura di Roma.
I poliziotti hanno approfondito il controllo scoprendo che il ragazzo, nel tascone della felpa, nascondeva un panetto intero di hashish – dal peso di circa un etto – e la metà di un altro.
La reazione inaspettata
Il giovane, improvvisamente, ha colpito gli agenti cercando di strappare dalle loro mani la droga appena scoperta. I poliziotti non si sono fatti sorprendere e, seppur con alcune difficoltà, hanno fermato definitivamente il 23enne.
Durante la perquisizione domiciliare in un appartamento in uso all’indagato è saltato fuori altro: circa 4 chili di hashish e più di 12 mila euro in contanti.
L’arresto
Al termine degli accertamenti il giovane è stato arrestato perché gravemente indiziato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti ed è stato posto a disposizione della Magistratura.
La Procura di Roma ha chiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale la convalida dell’operato della Polizia di Stato.