La classifica della qualità della vita 2024: a Roma il benessere precipita in sicurezza e ricchezza

Nella classifica annuale sulla qualità della vita nelle città italiane, Roma perde ben 24 posizioni. Nella ricerca i peggiori giudizi riguardano la povertà e la percezione della sicurezza

A Roma la qualità della vita è in picchiata, soprattutto in fatto di giustizia e sicurezza oltre che, soprattutto, in ricchezza e consumi. Rispetto allo scorso anno, Roma perde ben 24 posizioni, classificandosi al 59mo posto su 107 località prese in esame.

Nella classifica annuale sulla qualità della vita nelle città italiane, Roma perde ben 24 posizioni. Nella ricerca i peggiori giudizi riguardano la povertà e la percezione della sicurezza

Sono i dati raccolti dal Sole 24ore che come ogni anno effettua l’Indagine sulla qualità della vita nelle città italiane. Sono sei le categoria tematiche sulle quali gli esperti di demoscopia si concentrano nell’individuare gli elementi di soddisfazione (o di insoddisfazione, a seconda dei punti di vista) raccolti su 90 indicatori certificati. Queste le aree tematiche: Demografia, salute e società; Cultura e tempo libero; Ambiente e servizi; Affari e lavoro; Giustizia e sicurezza; Ricchezza e consumi.

La classifica generale

A sorpresa il primo posto quest’anno spetta a Bergamo: nei 35 anni di indagine, non ha mai occupato quella posizione. Nel 2020, quando l’Italia intera fissò il tragico corteo di camion militari che trasportavano le vittime della pandemia, Bergamo era al 52mo posto, nel 2023 era quinta e quest’anno sale sul podio più alto. Dietro di lei Trento, al secondo posto, e terzo Bolzano.

La peggior posizione spetta a Reggio Calabria (che peggiora di sei posti) preceduta da Napoli (meno una posizione rispetto all’anno precedente) e Crotone.

In questa pagina trovi la classifica dettagliata della qualità della vita in 107 città d’Italia.

Le città metropolitane

Probabilmente a causa del peggioramento del divario sociale, nelle città metropolitane si avverte maggiormente il deterioramento della qualità della vita. Pur restando nella top ten, Bologna perde sette posizioni, Milano ne perde quattro e arriva dodicesima. Firenze passa dal sesto posto al 36mo, Cagliari è al 44mo (meno 21), Venezia al 46mo (meno 14) e via degradando.

Il crollo della qualità della vita a Roma

A Roma la qualità della vita è pessima in quasi tutti i parametri. In fatto di Demografia, salute e società (15 fattori certificati dall’età media del parto all’indice di dipendenza degli anziani, al consumo di farmaci per depressione, all’indice di solitudine, alla presenza di medici specialisti ecc), Roma si colloca nella 26ma posizione ma perde ben 20 posti rispetto all’anno prima. Su Cultura e tempo libero (indici come presenza di librerie o di bar), Roma è 11ma nella classifica generale perdendo “appena” quattro posizioni rispetto all’panno precedente.

Il peggioramento maggiore tra gli indicatori della qualità della vita, per Roma si riscontra nella voce Ricchezza e consumi: 104ma posizione (su 107) con un aggravamento di 47 posti nella graduatoria. A dettare un sintomo della sempre maggiore diseguaglianza sociale è il fatto che i contribuenti più benestanti sono 15,4 volte più ricchi di quelli più poveri. Aumentano, poi, il costo degli immobili per metro quadrato (più 5,6% rispetto all’anno prima) e il valore aggiunto pro capite (più 5,1%).

Resta drammatica la condizione a Roma in fatto di Giustizia e sicurezza: nella classifica generale la Capitale occupa il 103mo posto su 107. Come indice di criminalità Roma è seconda solo a Milano mentre è la città in assoluto dove si compiono più furti su auto. Sono aumentate dell’11 per cento le denunce di reati e nel 2023 le rapine in pubblica via sono aumentate del 24% rispetto al 2022.

I miglioramenti più sensibili nella qualità della vita a Roma si registrano su due indicatori: Ambiente e servizi (47mo posto con una crescita di 13 posizioni) e negli Affari e lavoro (2do posto con un più 4 posizioni).

Riguardo ad ambiente e servizi, restano comunque sconfortanti i dati sulla presenza di veicoli privati (più 3,1% di moto rispetto all’anno precedente), sulla disponibilità di piste ciclabili (0,8 metri quadrati per 100 abitanti contro la media nazionale di 10,8) e sulla concentrazione media di Pm10 nell’aria della città (36 unità contro la media nazionale di 25,4).

Negli Affari e lavoro, Roma occupa la seconda posizione in Italia e non potrebbe essere altrimenti, considerato che qui ci sono i centri decisionali nazionali con effetti diretti su concorsi, assunzioni e aziende collegate.