Emergenza idrica a Roma: il calvario dei palazzi da mesi senz’acqua riguarda ancora 200 condomini

La rabbia dei residenti senz'acqua: "Il problema iniziato in estate è arrivato a Natale per chi non può permettersi nuovi impianti condominiali"

Prosegue l’emergenza idrica che sta colpendo da mesi numerosi quartieri romani, in particolare nel VII Municipio. Nonostante le dichiarazioni del sindaco Roberto Gualtieri, che ha annunciato un aumento della pressione dell’acqua da parte di Acea, numerosi condomini, soprattutto nella zona di Appio, Pigneto ed Esquilino, lamentano ancora la mancanza o l’insufficienza della fornitura idrica. La rabbia dei cittadini, è stata raccolta dalle opposizioni.

La rabbia dei residenti senz’acqua: “Il problema iniziato in estate è arrivato a Natale per chi non può permettersi nuovi impianti condominiali”

Sarebbero circa 200 secondo le ultime stime, gli edifici ancora interessati dal problema della mancanza d’acqua a Roma nell’ampio quadrante cittadino che va dall’Appio Latino al Pigneto.

I primi disagi in piena estate

Una gravosa situazione che non si è risolta, nonostante cinque mesi di battaglie, partite in piena estate, con i primi residenti a sollevare il grave disservizio, e cioè 50 famiglie dell’Appio Latino, trovatesi ad affrontare le ondate di calore, con una fornitura idrica che passava dal minimo garantito alla totale assenza di flusso.

Dopo poco più di un mese (tra agosto e settembre), le palazzine senz’acqua erano letteralmente raddoppiate con le famiglie in difficoltà, ritrovatesi dal giorno alla notte a secco o con poche gocce che scendevano dal rubinetto, che non consentivano nemmeno di lavarsi, con temperature che hanno oscillato per giorni tra i 35 e 40 gradi.

A raccogliere fin da subito le istanze dei cittadini, che in alcuni casi avevano dichiarato perfino la necessità di doversi appoggiare ai garages del vicinato, per lavarsi almeno una volta al giorno, furono Linda Meleo, capogruppo M5S in Assemblea Capitolina, ed Emanuel Trombetta, capogruppo M5S in Municipio VII, che dopo mesi di richieste ad Acea, appresero da una intervista del Sindaco, che per ridurre le perdite sulla rete, era stato lo stesso gestore del servizio idrico comunale a ridurre la pressione dell’acqua.

Residenti: “L’aumento della pressione dell’acqua da parte di Acea è una farsa”

La protesta che ne è scaturita, ha portato Acea solo di recente, a decidere di aumentare nuovamente la pressione dell’acqua secondo quanto riferito ancora una volta dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.

Una farsa secondo i residenti dei palazzi concentrati soprattutto nel municipio VII, ma anche in altri quartieri come Esquilino e Pigneto, che hanno denunciano di essere ancora nelle gravi condizioni iniziali.

La rabbia dei cittadini riguarderebbe proprio l’ultimo annuncio Acea sull’aumento della pressione nei palazzi, un intervento diretto sulla questione, che in un senso e nell’altro, non sarebbe mai stato esplicitato nei tavoli di confronto, in cui il problema sarebbe stato imputato esclusivamente ai singoli  impianti di sollevamento di ogni condominio.

Prosegue il censimento dei condomini senz’acqua

Sulla situazione attuale i consiglieri si sono detti pronti a continuare a svolgere le dovute verifiche, che in primis si baseranno sull’elencazione dei condomini che subiscono ancora un grave disagio idrico.

“Al momento – hanno spiegato i consiglieri M5S – ne abbiamo censiti 175 in tutta la città. Parte delle segnalazioni è rientrata, ma solo perché alcuni condomìni si sono potuti permettere il cospicuo investimento di una nuova pompa idrica, che in alcuni casi è arrivata a costare anche 45.000 euro. I meno fortunati stanno ancora facendo i conti con il razionamento delle forniture e con la poca incisività delle azioni di Acea. Invitiamo l’amministrazione a dialogare con noi e con i cittadini, per mettere a confronto i dati e arrivare a una concreta soluzione del problema”- concludono.