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Due chioschi da assegnare in gestione a Capocotta: ressa di balneari per concorrere

Il Campidoglio lancia il bando per la gestione di due chioschi di Capocotta e si scatena la corsa tra i balneari

Roma Capitale indice un nuovo bando per l’affidamento in concessione dei lotti C ed E del parco dunale di Capocotta, un’area di pregio naturalistico e paesaggistico inserita nella Riserva Naturale Statale del Litorale Romano. Ed è subito ressa tra i balneari che con i preannunciato bandi degli stabilimenti temono di restare fuori.

Il Campidoglio lancia il bando per la gestione di due chioschi di Capocotta e si scatena la corsa tra i balneari

Un’opportunità unica per imprenditori e operatori del settore che desiderano contribuire alla valorizzazione di una delle spiagge più amate del litorale romano. I Duemila metri di fronte mare sono divisi in cinque lotti con altrettanti chioschi: il Campidoglio mette a gara la gestione dei due che non hanno la configurazione originale ovvero il Mecs e l’ex Settimo Cielo oggi Zeta beach.

Sarà,  infatti,  compito dei vincitori del bando ricostruire i chioschi nella loro versione originaria di 222 mq coperti, spesa che verrà loro defilata dal canone annuale.

Cosa prevede il bando

Il bando, pubblicato dalla Direzione Agricoltura e Benessere degli Animali del Dipartimento Tutela Ambientale, prevede la ricostruzione e la successiva concessione in uso dei chioschi presenti nei lotti C (ex Settimo Cielo) ed E (Mecs) di Capocotta.

Le principali novità rispetto al precedente bando sono:

  • Ricostruzione a carico del concessionario: il vincitore del bando si occuperà direttamente della ricostruzione dei chioschi, garantendo così un intervento personalizzato e in linea con le proprie esigenze.
  • Sconto sul canone: i costi sostenuti per la ricostruzione saranno detratti dal canone annuo, che ammonta a €32.685 per ciascun lotto.
  • Polizza fideiussoria: è richiesta una polizza fideiussoria pari al 10% dell’importo dei lavori a garanzia della corretta esecuzione degli interventi.

Secondo indiscrezioni sono diversi i concessionari di stabilimenti balneari di Ostia intenzionati a partecipare. Questo perché il Campidoglio ha annunciato che a gennaio prossimo metterà a gara la gestione dei Lidi di Ostia e molti temono di restare esclusi. Peraltro, la formula dei chioschi è meno onerosa della gestione di uno stabilimento e, nel caso di Capocotta, assicura un buon rendimento. I chioschi di Capocotta sono molto frequentati durante la stagione estiva e rappresentano un’ottima opportunità per offrire servizi di ristorazione, bar e noleggio attrezzature balneari.

Le dune di macchia mediterranea di Capocotta

C’è anche un risvolto etico: il bando prevede l’adozione di misure per ridurre l’impatto ambientale delle attività svolte nei chioschi, come l’utilizzo di energie rinnovabili e la raccolta differenziata dei rifiuti. Quindi un apprezzabile impegno per la sostenibilità ambientale.

I vincitori del bando gestiranno i chioschi per 6 anni e dovranno corrispondere al Comune un canone minimo annuo di 25mila euro. Dovranno, infatti, ricostruire a loro spese i chioschi secondo le indicazioni dell’amministrazione e avranno diritto a defalcare fino a 172mila euro di quel costo.

A chi è rivolto il bando

Il bando è rivolto a tutti gli operatori economici che possiedono i requisiti relativi a imprese individuali, società a nome collettivo e cooperative.

Come partecipare

Per partecipare al bando è necessario presentare domanda entro il 10 gennaio 2025 alle ore 16:00. Il bando completo è disponibile sul sito del Comune di Roma.

Una commissione comunale appositamente costituita attribuira’ ai progetti presentati un punteggio di valutazione tecnica ed economica su un massimo di 100 punti. Tra le valutazioni fissate dal bando, 15 punti sono assegnati a quei progetti e attività ” finalizzati all’inclusione sociale e alla lotta a ogni forma di discriminazione, in particolare, tenuto del tessuto sociale che storicamente ha fruito delle dune in argomento e in ossequio a quanto previsto dall’art. 3 della Costituzione, verranno valutati positivamente progetti finalizzati all’inclusione delle persone LGBTQIA+”.

Dieci punti, poi, andranno in relazione alle “Esperienze di gestione di immobili analoghi a quelli di cui al presente avviso, tenendo conto anche del legame con il territorio”. Cinque punti, poi, saranno assegnati a quei progetti con il 40% dei soci under 35 e altri 5 punti per quelle società con almeno la metà dei componenti donne o soggetti disabili.

Sul piano economico, 25 punti verranno attribuiti a proposte di canone annuo maggiore di quello fissato dal Comune di Roma.