(Adnkronos) – ''Storie vere delle periferia di Roma degli anni '70-'80, storie romantiche, crude, difficili, divertenti, viste dagli occhi di un bambino". Così Davide Desario, direttore dell'Adnkronos, descrive il suo libro 'Storie Bastarde' (Avagliano editore), di cui in questi giorni è uscita una riedizione (giĂ esaurita) con una nuova veste e la prefazione di Francesca Fagnani, nel corso della prima presentazione nazionale al palazzo dell'Informazione di Roma.  "In tv vediamo sempre in primo piano il grande poliziotto o il grande criminale mentre l'Italia, noi, le persone normali, sono sullo sfondo sfocate. Invece io ho voluto invertite la messa a fuoco e ho voluto parlare di quello che succede alle persone semplici con i loro problemi, i veri eroi del quotidiano, lasciando sullo sfondo quello che accadeva in Italia, dal sequestro Moro all'omicidio Pasolini fino alla morte del piccolo Alfredino Rampi''. Â
Desario ha ringraziato l'editore dell'Adnkronos Pippo Marra e l'amministratore delegato Angela Antonini ''perchĂ© questa è casa loro e per avermi chiamato a lavorare qui''. ''Una delle cose piĂą belle delle prime volte che ho incontrato Marra è stato un suo racconto – ha spiegato – mi ha detto che almeno una volta all'anno torna sempre in Calabria, nel suo Paese, perchĂ© ha bisogno di ricordarsi, da dove è partito. Io questa cosa ce l'avevo dentro da sempre e questo libro è un po' così, un voler tornare a ricordarsi da dove siamo partiti. Rivedendo e ricordando tutte le cose che ci siamo lasciati dietro, tutte le cose che abbiamo fatto, forse ci farĂ un po' meno paura il futuro''.  Nel corso della presentazione, durante la quale sono state lette dalla giornalista del Tg5 Costanza Calabrese e da Malcom Pagani due delle ventisette storie contenute nel libro, anche una jam session di Piotta e Federico Zampaglione. A moderare l'evento Giovanni Floris che descrivendo Storie Bastarde ha detto: ''Questo libro dĂ un'identitĂ a una generazione che è stata poco raccontata e che si è formata negli anni '80, a chi è nato alla fine degli anni '60 e agli inizi degli anni '70, e ha un tratto di normalitĂ nel vivere situazioni anormali, di leggerezza nel vivere situazioni dolorose e profonde, e un tratto, che non è stato riconosciuto ad ora, a livello, voglio dire letterario ma non vorrei esagerare''.  ''Queste storie sono capitate a tanti di noi – ha detto il prefetto di Roma, Lamberto Giannini – leggendo queste pagine mi sono reso conto che forse ci siamo dimenticati di come era prima. Quando approdai alla questura di Roma nel 1991 le cifre erano piĂą meno di 3mila morti l'anno per omicidio, adesso siamo forse a un decimo. Il mondo è molto cambiato, è diverso ma c'è una maggiore percezione di insicurezza forse perchĂ© adesso la comunicazione viaggia veloce e forse anche perchĂ© la popolazione è piĂą anziana. Oggi c'è una criminalitĂ insidiosa, come le truffe, che colpisce la fascia delle persone anziane". Andrea Lombardi di Avagliano Editore ha spiegato la scelta di ristampare il libro, la prima edizione è infatti del 2010. "Ho riletto i racconti di Desario a distanza di soli 14 anni e mi sono reso conto che quelle storie portano dentro un messaggio oggi ancora piĂą forte che sono riuscito a cogliere – ha sottolineato -. Quella socialitĂ che si racconta nel libro e che è uno spaccato dell'Italia e quei contesti sono improvvisamente spariti. I giovani di oggi potrebbero, leggendo il libro, avere una bussola per orientarsi rispetto a tanti temi che vengono trattati''.  ''Nel libro c'è Ostia ma quel luogo rappresenta tante periferie che ci sono oggi. Mi ricordo che in quegli anni anche a Padova si moriva di eroina, ricordo ragazzi a terra nelle strade del centro, una droga visibile molto di piĂą di quelle che ci sono adesso – ha detto Eleonora Daniele – Noi ne parliamo tutti i giorni di queste storie, sono storie bastarde davvero. Sono abituata a raccontare una cronaca feroce ma leggendo il libro ho trovato una nostalgia mista a speranza, un romanticismo bellissimo, ma anche una voglia di farcela. Spero che tutti lo leggano''.  —culturawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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