Roma, paura al pronto soccorso: paziente in escandescenza distrugge attrezzature mediche

Il paziente si era rifiutato di lasciare la struttura scatenando il panico nel pronto soccorso: da quantificare i danni degli atti vandalici

Era stato dimesso dall’ospedale San Carlo di Nancy, il paziente che ieri ha scatenato il panico all’interno del Pronto Soccorso del nosocomio, iniziando a distruggerne arredi e attrezzature mediche.

Il paziente si era rifiutato di lasciare la struttura scatenando il panico nel pronto soccorso: da quantificare i danni degli atti vandalici

Il raptus di violenza è scattato nel pomeriggio, dopo che per ore l’uomo di 32 anni, che non voleva saperne di andarsene dal nosocomio, aveva continuato ad aggirarsi nei paraggi.

Intorno alle 15,00, dopo che l’uomo era stato dimesso sei ore prima, è così partita la segnalazione dal personale dell’ospedale alle forze dell’ordine, che sono intervenute e hanno intercettato il paziente.

Vistosi accerchiato, quest’ultimo ha iniziato a dare in escandescenza e a compiere atti vandalici, che, nonostante i tentativi del personale sanitario di calmarlo, l’uomo ha continuato mettere in atto, scagliandosi dapprima contro gli arredi e poi contro le attrezzature mediche presenti all’interno della sala d’attesa.

Sono stati i poliziotti a mettere fine alla furia distruttiva del 32enne, che di fronte agli agenti ha opposto resistenza, per essere poi bloccato e ammanettato. Ora dovrĂ  rispondere dell’accusa di danneggiamento aggravato.

Le conseguenze dell’episodio

I danni causati dall’uomo non sono ancora stati quantificati, ma intanto  richiederanno tempo e risorse per essere riparati da parte dell’ospedale, che dovrĂ  quanto prima provvedere alla sostituzione del materiale danneggiato. e per le eventuali riparazioni necessarie.

L’episodio di ieri, che ha messo in allarme pazienti e personale sanitario presente, si aggiunge purtroppo ad una lunga serie di aggressioni e atti di violenza ai danni del personale sanitario, sempre piĂą frequenti negli ospedali romani.

Un fenomeno allarmante che mette a rischio la sicurezza dei pazienti e degli operatori sanitari e che richiede evidentemente, un ulteriore intervento da parte delle istituzioni.