Sono state consegnate questa mattina al Comune di Roma le ville confiscate qualche anno fa ai Fasciani. Sorgono al confine tra Casal Palocco e Infernetto. Per quanto riguarda la loro destinazione futura, sembra confermata la destinazione di cui si era parlato in passato. Saranno trasformate in un centro per i malati di Alzheimer.
L’assessore Zevi: “Queste ville saranno un presidio di inclusione sociale e cura per i più fragili”
La consegna delle ville al Comune di Roma, da parte dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, è avvenuta nella mattina di oggi, venerdì 15 novembre.
Si tratta di tre villette che sorgono in via Perseo di Cizio 171, al confine tra Casal Palocco e Infernetto. Erano di proprietà dei Fasciani. La confisca risale al 2016. Da lì poi è partito l’iter che ha portato a oggi.
Contestualmente alla consegna al Comune di Roma c’è stata l’assegnazione, da parte di quest’ultimo, al Municipio per farne un centro diurno per malati di Alzheimer.
Le ville rappresentano una sorta di comprensorio all’interno dello stesso giardino. Prima di diventare un centro Alzheimer saranno ristrutturate per cui occorrerà attendere il completamento dell’iter progettuale, del bando e dei lavori.
“Prosegue l’impegno della giunta Gualtieri e di tutta Roma Capitale per il recupero e l’apertura dei beni confiscati alla criminalità organizzata – ha detto l’Assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative del Comune di Roma, Tobia Zevi – Si tratta ovviamente non solo di valorizzare il patrimonio ma anche di dare un segnale simbolico a un territorio che conosceva quei luoghi come centri di prepotenza e presidio criminale. Domani queste villette saranno invece un presidio di inclusione sociale e cura per i più fragili”.
Sul territorio della Asl Roma 3 vivono oltre 650mila abitanti e circa il 30% degli over 80 è affetto da demenza. ll morbo di Alzheimer rappresenta la forma più comune di demenza, con la perdita di memoria e di altre abilità intellettuali. I centri diurni nascono con l’obiettivo di seguire la persona che ne soffre e dare supporto alle famiglie.
“Per noi – afferma Claudia Martucci, presidente dell’associazione Amici Alzheimer – è di assoluto rilievo che questo territorio abbia un nuovo centro Alzheimer oltre a quello di Ostia. Le famiglie hanno bisogno di un’assistenza in centri specializzati dove il paziente possa essere seguito a livello di stimolazione cognitiva e di aggregazione. L’importante sarà comunicare con chiarezza le modalità di accesso e ricevere più informazioni possibile per chiedere l’inserimento del proprio caro. Speriamo che le tempistiche non siano lunghe perché c’è grande necessità. Ci sono tante famiglie in attesa di essere aiutate. Oltre ad aver chiare le procedure di accesso andrà capito con quale grado di patologia i pazienti potranno essere accolti al centro”.