Il sindaco contro il traffico causato dai cantieri chiede ai Ministeri: “Più smart working”. La Cisl: “Lo faccia anche il Campidoglio”

Le Amministrazioni invitate a utilizzare lo smart working per due o più giorni a settimana. Obiettivo, ridurre il traffico dovuto ai cantieri per il Giubileo

Cantieri a Roma per rifare le strade: zone interessate e modifiche della viabilità
Immagine di repertorio

Troppo traffico a Roma. Il Commissario Straordinario per il Giubileo, Roberto Gualtieri, ha  scritto alle Amministrazioni centrali e agli enti pubblici chiedendo il potenziamento dello smart working. Una misura messa in atto a fronte della situazione dei cantieri e del traffico con cui la Città si sta misurando. E la Cisl Funzione Pubblica si attende che anche il Campidoglio lo incrementi con i suoi dipendenti.

Le Amministrazioni invitate a utilizzare lo smart working per due o più giorni a settimana. Obiettivo, ridurre il traffico a Roma dovuto ai cantieri per il Giubileo

Roma è piena di cantieri con i tanti lavori che sono in corso in vista del Giubileo. Il traffico  aumenta e anche la rabbia degli automobilisti, che restano in auto per ore.

Nella giornata di oggi, venerdì 15 novembre, il Commissario Straordinario per il Giubileo Roberto Gualtieri ha scritto una lettera alle Amministrazioni centrali e agli Enti Pubblici di Roma.

L’invito è quello di usare ancora di più lo smart working, potenziando questo strumento in grado di ridurre l’impatto delle presenze sulla mobilità e il traffico a Roma, fino a quando inizierà il Giubileo. Una data che coinciderà con la conclusione dei principali lavori, sia su strada che per quanto concerne le linee del trasporto pubblico.

Questo dovrebbe attenuare i disagi di chi, ogni giorno, fa la vita del pendolare in auto o cerca di raggiungere il proprio posto di lavoro, o la scuola, con i mezzi pubblici.

Si avrebbe infatti, come scritto, “un significativo impatto sulla riduzione del traffico veicolare, anche attenuando i disagi su cittadini e lavoratori, nonché sulle attività produttive, ferma restando la disciplina del lavoro agile prevista dai singoli regolamenti e accordi in materia e fatti salvi i limiti organizzativi e le peculiari esigenze istituzionali di ciascuna”.

L’invito per le Amministrazioni è quello di autorizzare lo smart working per due o più giorni alla settimana, nel caso in cui le attività del dipendente possano essere svolte fuori sede “tenendo in considerazione prioritariamente la distanza dalla sede di lavoro e la complessità della mobilità e garantendo in ogni caso la corretta ed efficiente erogazione dei servizi ai cittadini”.

L’implementazione del lavoro da remoto, sempre al fine di ridurre il traffico, è anche l’oggetto dell’Accordo Quadro tra il Commissario Straordinario per la Regione Lazio e la Città Metropolitana di Roma e le Organizzazioni sindacali e datoriali.

“Nell’ambito dello smart working – spiega Raffaele Paciocca, Rsu Cisl FP Romaabbiamo sia il lavoro agile, legislativamente previsto, sia il lavoro ‘da remoto’, una creatura contrattuale. Sono istituti che favoriscono la conciliazione del lavoro con i tempi della vita personale, della famiglia. Ovviamente la sensibilità di un ente nel far lavorare una persona in smart legando questo strumento a cicli, obiettivi e progetti diventa un elemento di arricchimento per la filiera del lavoro e un risparmio per l’Amministrazione in termini di aumento del traffico e consumo di energia a livello professionale. È una modalità di erogazione della prestazione ordinaria che favorisce il rapporto tra vita privata e lavoro senza subordinare il risultato professionale. Quando l’attività viene dichiarata ‘smartabile’ è chiaro che bisogna favorire questo accordo individuale. Al Comune di Roma già viene utilizzato lo smart working. Abbiamo chiesto un incontro a Gualtieri per favorire l’applicazione mediante circolare degli accordi già stipulati a livello centrale. Il potenziamento dello smart working e il mantenimento di quanto è stato fatto fino a oggi sono due aspetti importanti”.