Sgombero e demolizione per sei ville dei Petrov: residenza dei killer del 14enne ucciso a Pantano

Avviato l'abbattimento delle ville e sgomberate gli abusivi, perlopiù appartamenti alla famiglia Petrov

Un momento dello sgombero delle ville dei Petrov - canaledieci.it

Prima lo sgombero dalle sei ville e poi l’avvio degli abbattimenti. Dall’alba di oggi, 14 novembre, come deciso in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto Lamberto Giannini, è stato avviato lo sgombero e il contestuale abbattimento di sei ville in via Costamagna. Ad intervenire le ruspe messe a disposizione dal VI Municipio Torri.

Avviato l’abbattimento delle ville e sgomberate gli abusivi, perlopiù appartamenti alla famiglia Petrov

Le ville sono risultate costruite senza alcun titolo ed erano abitate da quattro nuclei della famiglia Petrov, più volte al centro di inchieste legate allo smercio di droga.

Sul posto stanno lavorando carabinieri, polizia di Stato, vigili del fuoco, personale del 118 e di polizia locale.

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Un momento dello sgombero

La famiglia Petrov

A vivere nelle ville perlopiù membri della famiglia Petrov, tra cui  tre dei quattro uomini gravemente indiziati di aver commesso l’omicidio del 14enne Alexandru Andreas Ivan, ucciso con un colpo di pistola la notte del 13 gennaio nelle vicinanze de parcheggio della stazione metro Pantano.

Tra gli arrestati dell’atroce delitto Corun e Dino Petrov, tuttora in carcere.

L’area circoscritta per motivi di sicurezza

Il dispositivo di sicurezza messo in campo per lo sgombero e il successivo abbattimento delle sei villette abusive in via di Costamagna, abitate dai familiari di tre arrestati per l’omicidio del 14enne di Pantano, ed è stato pianificato in un’ordinanza di servizio del questore di Roma.

Grazie all’intervento di un ingente numero di forze dell’ordine l’area è stata cinturata per evitare eventuali azioni di disturbo da parte di persone esterne a sostegno degli occupanti.

Il coordinamento di tutte le forze messe in campo è stato affidato al dirigente del commissariato Casilino, assicurando un’idonea cornice di sicurezza alle operazioni di demolizione affidate a tecnici incaricati dal municipio.