Ex ufficio tecnico di Ostia: bonifica solo parziale dell'edificio sul Lungomare ancora pieno di rifiuti e materassi di senza fissa dimora. La denuncia
Con il freddo e la necessità di trovare un rifugio, l’ex ufficio tecnico di Ostia sul lungomare è tornato ad essere popolato da senza fissa dimora, ma anche da un cumulo di rifiuti a rischio incendio, che stazionano da tempo sul lato della struttura fronte mare e aumentano giorno per giorno.
A denunciare la necessità di un intervento urgente dentro e fuori dall’edificio lasciato in abbandono, Mauro Delicato, attivista civico impegnato nella ricerca dei disservizi di Ostia, che con un report fotografico a dir poco eloquente, ha riportato le attuali condizioni dell’immobile, dove oltre al degrado spiccano ruggine e calcinacci.
Eppure un intervento per procedere alla pulizia dell’area intorno all’edificio piena di rifiuti infiammabili e a rischio incendio, era stato richiesto nonché confermato in queste ore negli uffici pubblici, come riferisce l’attivista, che oggi si è recato di nuovo sul posto trovando, invece, le condizioni di degrado di sempre.
Le foto eloquenti che mostriamo in copertina e all’interno dell’articolo, riguardano soprattutto il lato fronte mare, storico punti di bivacchi e tende di senza fissa dimora, e dove l’occhio dell’attivista fotografo, si è spinto oggi anche dentro la struttura, dove sono evidenti cumuli di vestiti, e giacigli di chi si è ormai stabilito senza la minima paura, apparente, di essere cacciato.
“In data odierna Valentina Scarfagna aveva informato il consiglio che era stato tutto pulito – ha dichiarato l’attivista Mauro Delicato -. Una mezza verità visto che una bonifica è stata effettuata solo verso la strada, mentre un cumulo di immondizia mai rimossa oltre a letti e materassi adibiti ad ostello, in quello che prima era il quartier generale dei funzionari di Ostia, sono ancora lì a far paura come facile innesco di un incendio. E’ così che bonificano le strutture sulla spiaggia libera di ponente?”
“Sicurezza, pulizia, decoro e servizi, sono latenti già dalla scorsa estate, quando la presenza sulle spiagge dei bagnanti rendeva giocoforza necessario un monitoraggio continuo – aggiunge poi una residente-. Ora con la stagione fredda torneranno abbandono, occupazioni e fiamme libere” – conclude.