“Ardea, ho visto una tigre a spasso”: quando una visione diventa fake news (VIDEO)

Il proprietario dello Zoo delle Star spiega perché è impossibile che una tigre possa girare indisturbata svanendo nel nulla

Il procurato allarme ha persino reso necessaria l’attivazione di un cecchino con tanto di fucile di precisione per addormentare la tigre fantasma. E sì perché questa volta, la fake news di turno, ha scatenato un vero e proprio putiferio nella zona compresa tra Ardea e Aprilia, dove il tam tam dei social ha amplificato la segnalazione di qualcuno che, mentre era fuori con il suo cane, asseriva di aver visto la tigre a spasso per il centro abitato.

Il proprietario dello Zoo delle Star spiega perché è impossibile che una tigre possa girare indisturbata svanendo nel nulla

Sono bastati pochi messaggi e la tigre misteriosa ha assunto contorni mostruosi degni di un romanzo di Emilio Salgari. Ma è stato subito panico tra chi ha immaginato di doversi chiudere in casa come, il 12 novembre dello scorso anno, erano stati costretti a fare gli abitanti di Ladispoli per la fuga, quella volta realmente accaduta, di un leone di nome Kimba da un circo itinerante.

Nessuno, neppure il presunto visionario, ha in realtà presentato denunce alle forze dell’ordine, ma siccome non si sa mai le procedure di sicurezza previste in questi casi sono scattate immediatamente.

Poiché in zona non era stata segnalata la presenza di spettacoli viaggianti cui ricondurre un’eventuale fuga della tigre i carabinieri si sono presentati subito allo “Zoo delle Star” di via Lambro 20, nella località di Fossignano, vicino ad Aprilia dove di tigri ce ne sono addirittura due: Raja un maschio bianco albino e Vittoria, una femmina che fa coppia con lui.

Entrambi hanno otto/nove anni ma, come spiega Daniel Leibovici Berquiny, 75 anni, proprietario della struttura dove sono ospitate un centinaio di specie esotiche tra cui leoni, pantere, puma, coccodrilli e serpenti “non hanno alcuna possibilità di scappare perché dovrebbero superare un doppio cancello chiuso con diversi lucchetti e un ulteriore recinto circondato da un muro alto tre metri e mezzo. Se si dovesse verificare un allontanamento involontario, in quanto responsabile dello zoo, sarei stato io per primo a doverlo segnalare alle autorità”.

Tutti gli animali presenti nello zoo sono censiti e la loro presenza documentata dalla Forestale in un’unica banca dati. C’è poi da considerare anche le consuetudini di una tigre che è abituata a vivere in cattività, magari da generazioni, perché nata all’interno del giardino zoologico.

Una tigre -spiega Daniel che prima di fare l’addestratore è stato un acrobata premiato per due volte al festival delle arti circensi- mangia dai 7 ai 10 chilogrammi al giorno rispetto a una che vive in natura e, quando le va bene, riesce a catturare solo una preda in un’intera settimana. Questi felini sono abituati alla presenza dell’uomo e hanno addirittura paura di allontanarsi da chi gli fornisce il cibo, a meno che qualcuno non decida di aprirgli la porta della gabbia come potrebbe essere accaduto nel caso del leone di Ladispoli se alcuni malintenzionati si fossero avvicinati al luogo in cui era custodito”.

Lo “Zoo delle Star” e i suoi ospiti più conosciuti

Quel leone era spaesato e aveva un atteggiamento molto tranquillo fino a quando non è stato narcotizzato. Penso che questa falsa notizia della tigre sia frutto dell’iniziativa di qualcuno intenzionato a fare uno scherzo. Sempre che non si tratti di animalisti estremisti che farebbero qualsiasi cosa pur di gettare discredito su circhi e luoghi in cui vivono i nostri animali”.

All’interno dello “Zoo delle Star”, aperto al pubblico da Daniel 23 anni fa, sono tanti gli esemplari che hanno calcato i set cinematografici. Tra di essi ci sono gli scimpanzè Giusy, Kiko e Lola che all’età molto longeva di 50 anni è apparsa nel film “Bingo Bongo” diretto nel 1982 da Pasquale Festa Campanile con Adriano Celentano nel ruolo di protagonista, senza dimenticare la serie televisiva di “Sandokan” con Kabir Bedi, Carole André e Philippe Leroy e più recentemente alcune scene del film “Quo Vado” del 2016 con Checco Zalone.

Tornando alla tigre fantasma, come avverte lo stesso “Zoo delle Star” non va sottovalutato il fatto che la diffusione di fake news di questo tipo può avere conseguenze dirette sul piano giudiziario.

L’articolo 658 del codice penale riguardante il reato di procurato allarme punisce, infatti, con l’arresto sino a sei mesi chiunque “annunciando un disastro o un pericolo inesistente metta in moto la pubblica autorità facendo scattare procedure di emergenza senza che ve ne sia l’effettivo bisogno”.

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