Via di Acilia sotto i riflettori, servono iniziative per alzare il livello di sicurezza della strada anche attraverso i rubber speed tables
Un’unica arteria, lunga diversi chilometri che attraversa, longitudinalmente, tra quartieri ma in molti tratti oltre a essere priva di marciapiedi espone i pedoni che attraversano ad altissimi rischi. Si tratta di via di Acilia situata alle porte del litorale e che collega la via Cristoforo Colombo da un lato alla via Ostiense e a via del Mare dall’altro.
“Su via di Acilia servono marciapiedi sui due lati e in alcuni punti, i più pericolosi perché i veicoli si lasciano prendere dalla velocità non essendoci curve, occorrerebbe installare dei dissuasori di velocità. Ma non i dossi o gli attraversamenti pedonali rialzati che sono costosi e creano problemi al transito dei mezzi di soccorso, anche dei più semplici ‘rubber speed tables’, economici ma molto efficaci nel costringere i conducenti a rallentare in modo significativo la loro andatura”, dice Andrea Bozzi capogruppo di Azione nel consiglio del X Municipio.
Rubber speed tables, vale a dire superfici che consentono di formare una cunetta da posizionare in modo perpendicolare alla via su cui vengono installati e che, secondo i test, permettono di ridurre del 28 per cento la velocità media con un’identica flessione nel tasso di incidentalità rispetto alle strade che ne sono prive.
I rialzi non risolverebbero il problema di direttrici come via di Acilia alla radice ma, in molti casi, consentirebbero, con ogni probabilità, di salvare vite umane come quella spezzata lo scorso mese di febbraio di un’anziana donna travolta e uccisa da una Volkswagen Polo alla guida della quale si trovava un giovane 24enne di nazionalità italiana, in via della Salvia nella zona delle cosiddette “casette pater”.
Il Comune di Roma capitale ha intanto messo a punto una serie di linee guide necessarie a uniformare la messa in sicurezza di tutta la rete stradale della metropoli ma, come già accaduto, per il potenziamento degli agenti in servizio presso la polizia locale che ha portato, dopo l’ultimo concorsone, ad aumentare di 800 unità gli effettivi in servizio non è detto che le risorse messe a disposizione dei singoli municipi siano ripartite in modo equo.
“Ci auguriamo -incalza Bozzi- che non accada quanto è successo nella ripartizione dei vigili neo assunti visto che a Ostia ne sono arrivati tre, mentre il centro storico ne ha ricevuti 250 in previsione del Giubileo del prossimo anno. Il rischio è che tutto il processo di riqualificazione in materia di sicurezza delle strade vada rilento e questo, una città come Roma dove a settembre i pedoni travolti e uccisi erano già quaranta rispetto ai 43 globali dell’anno precedente, non se lo può permettere”.
Intanto il Consiglio del X municipio ha approvato il 10 ottobre scorso la Deliberazione n.26 che delinea un piano di interventi a favore dei plessi scolastici che ricadono nel suo ambito di competenza per ridurre a 30 chilometri orari la velocità massima raggiungibile dove ci sono delle scuole.
L’operazione tiene conto, tra l’altro, degli obiettivi fissati da una risoluzione del Parlamento europeo.
Risoluzione che si propone di raggiungere il traguardo “zero vittime” di incidenti stradali nell’Unione, partendo proprio da una drastica riduzione degli eccessi di velocità dei veicoli. Un fattore responsabile, nel 30% dei casi, dei sinistri che si concludono con la morte di una o più delle persone coinvolte.
La delibera del X Municipio prevede, infatti, l’adeguamento dei tratti interessati dalla riduzione della velocità tramite apposizione della segnaletica verticale, ma anche la realizzazione e l’installazione, nelle vicinanze delle scuole, di dissuasori che rallentino l’andatura dei veicoli, oltre all’installazione di nuovi semafori e di segnali acustici e luminosi, come gli “occhi di gatto” lampeggianti oltre alla collocazione di attraversamenti pedonali rialzati di fronte agli accessi.
Di sicuro si tratta di un iter molto lungo considerando che sono passati quattro anni da quando a Roma è iniziata in via sperimentale la pedonalizzazione dei tratti prospicienti l’accesso ad alcuni istituti dell’istruzione della metropoli attraverso la totale pedonalizzazione temporanea dell’area mentre gli studenti entrano ed escono da scuola.
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