Dalle prime ore di questa mattina è scattata la messa in sicurezza del portale della Chiesa di San Giacomo in Augusta in Via del Corso, dopo il crollo di alcuni grossi pezzi di cornicione in marmo cipollino, che hanno colpito un pedone. Solo un miracolo ha voluto che l’uomo sia rimasto solo ferito e in modo non preoccupante, mentre esplode la rabbia sul web, all’annuncio che dei lavori per il recupero della facciata, erano già previsti con fondi predisposti.
Iniziata la messa in sicurezza della Chiesa di Via del Corso: l’intervento in urgenza dopo la tragedia sfiorata
Per la facciata della Chiesa di San Giacomo in Augusta a Via del Corso, che ieri ha lanciato i primi pesanti segnali della necessità di intervenire rapidamente per evitare altri crolli, erano già stati predisposti fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza/Caput Mundi.
A confermarlo oggi, proprio il rapido intervento della Soprintendenza Speciale di Roma del Ministero della Cultura, dopo il primo crollo di alcuni pezzi di cornicione in marmo cipollino, che hanno colpito un malcapitato passante.
Sul distacco del portale il popolo dei social aveva già iniziato a scatenarsi da ieri, nell’evidenza sottolineata dagli utenti, che: “Forse era solo questione di tempo. Su chiese ed edifici storici del centro non si fa manutenzione da decenni”.
Mentre si raccolgono i pezzi di una tragedia sfiorata per l’improvviso distacco portale, si sollevano le prime domande dai residenti del centro, sul perché nonostante fossero stati già predisposti fondi del Pnrr/Caput mundi proprio sulla facciata della Chiesa, si stesse attendendo a partire con i cantieri.
Oggi sono iniziati i primi interventi di messa in sicurezza per i lavori che sono stati disposti dalla Soprintendenza Speciale di Roma del Ministero della Cultura, in somma urgenza, per puntellare la parti pericolanti e mettere al riparo i pezzi di marmo cipollino crollati.
“L’azione è preliminare – spiegano -, per un intervento che inizierà lunedì con una verifica strutturale dell’edificio per valutare il progetto di ripristino della facciata dell’edificio, su cui erano già stati predisposti fondi del Pnrr/Caput Mundi”.
La verifica servirà anche a valutare la possibilità di riaprire la chiesa di San Giacomo a fedeli e turisti, con un accesso che giocoforza dovrà essere sul lato dell’edificio.