L'anziana è morta, la figlia ha rischiato la vita: la procura di Roma procede per omicidio colposo
Un’anziana è morta, dopo giorni di agonia, all’ospedale Sant’Eugenio per sospetto avvelenamento da botulino. Il malore che nel giro di pochi giorni la portata alla morte si sarebbe scatenato dopo aver cenato con dei carciofi surgelati. Gli stessi che hanno portato la figlia a finire per giorni in prognosi riservata dopo averne assaggiato un paio di cucchiai.
Sul caso ora la procura di Roma ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di omiidio colposo per ora senza indagati. A condurre l’indagine i carabinieri dei Nas. Una indagine che si prevede difficile.
L’anziana infatti è deceduta a fine settembre, ma i familiari – stravolti dal dramma in famiglia con mamma e figlia in fin di vita – non hanno subito denunciato.
L’intervento, anche nelle acquisizioni da parte degli investigatori, è stata di conseguenza tardiva. Resta da accertare – e proprio i ritardi complicano le indagini – se l’anziana abbia mal conservato i carciofi surgelati oppure utilizzato una busta scaduta senza rendersene conto.
Tra gli ultimi casi di morte da botulino a Roma, uno si è chiuso con una archiviazione da parte della procura di Roma. Riguardava la morte di Anna Cascini, una donna morta a 59 anni dopo aver mangiato delle olive. Anche il marito era stato male, tanto da restare ricoverato per un mese.
Il botulismo è una grave e pericolosa malattia caratterizzata da alterazioni del sistema nervoso. E’ un’intossicazione provocata da una potente neurotossina – detta appunto tossina botulinica – prodotta dalle forme vegetative del batterio Clostridium botulinum. Le tossine sono ingerite attraverso alimenti contaminati.
I sintomi più comuni sono: annebbiamento e sdoppiamento della vista; dilatazione delle pupille; difficoltà a mantenere aperte le palpebre; difficoltà nell’articolazione della parola; difficoltà di deglutizione; secchezza della bocca e delle fauci.
La procura di Roma indaga anche sul caso della 14enne inglese morta dopo aver mangiato un dolcetto mentre era in vacanza a Roma. Era allergica agli arachidi e i genitori sostengono di averlo segnalato.
Gli inquirenti hanno iscritto al registro degli indagati due ristoratori indiani, titolari della pizzeria kebab dove aveva cenato il 23 ottobre la famiglia al completo. Per la 14enne il malore è stato immediato, inutili i soccorsi. La morte per shock anafilattico.