Parco Archeologico di Ostia Antica, per due giorni apertura straordinaria e gratis

Ingresso gratis all'area archeologica di Ostia Antica, al Castello di Giulio II e al Museo delle Navi di Fiumicino. Ma non solo

Una veduta di Ostia Antica
Parco archeologico di Ostia antica

Apertura straordinaria con ingresso gratis per due giorni ai siti del Parco Archeologico di Ostia Antica. Ultimi giorni per godere del parco con temperature che ricordano più la primavera che l’inverno ormai alle porte.

Ingresso gratis all’area archeologica di Ostia Antica, al Castello di Giulio II e al Museo delle Navi di Fiumicino. Ma non solo

Le date con ingresso gratuito sono quelle di domenica 3 novembre e lunedì 4 novembre.

Nel primo giorno ricorre l’iniziativa ministeriale della Domenica al museo (con l’apertura gratuita dei siti statali e a Roma anche di quelli comunali), il giorno successivo la ricorrenza del Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate. (Qui giorni ed elenco completo).

Ingresso gratuito e apertura secondo i consueti orari quindi all’Area archeologica di Ostia antica, al Castello di Giulio II, all’Area archeologica di Porto, alla Necropoli di Porto a Isola Sacra. Resta chiuso, invece, il Museo Ostiense.

Il Museo delle Navi di Fiumicino

Parco Archeologico di Ostia Antica, per due giorni apertura straordinaria e gratis 1
Particolare del Museo delle navi romane

Apertura straordinaria per entrambi i giorni e sempre a ingresso gratuito anche per il Museo delle Navi di Fiumicino.

Il museo ospita una delle più importanti collezioni di navi romane del Mediterraneo e sorge proprio nel punto in cui, durante gli scavi per realizzare l’Aeroporto Leonardo da Vinci, tra il 1958 e il 1965 vennero alla luce alcuni relitti navali sigillati da depositi di limo e sabbia.

Il moderno hub aeroportuale poggia infatti proprio sul più grande porto dell’Impero romano, l’antico bacino portuale di Claudio e Traiano.

Cinque relitti formano il corpo principale del museo: tre imbarcazioni fluviali per il trasporto delle merci lungo il Tevere, una nave da trasporto marittimo e la cosiddetta “barca del pescatore”, una rara barca da pesca lunga appena 6 metri.

La particolarità di quest’ultima è la piccola vasca in legno nel centro dello scafo: era riempita di acqua marina e serviva per conservare vivo il pesce da portare a terra.

I relitti giacevano in un’area marginale del grande bacino portuale nella quale venivano abbandonate le imbarcazioni non più in uso perché malridotte: una sorta di “cimitero” dove pian piano le navi affondavano e sparivano sul fondale.