Roma di nuovo sotto la spada di Damocle di una manifestazione del settore automotive che, tra le ore 9.00 e le ore 13.00 di domani, venerdì 18 ottobre provocherà una pacifica invasione di svariati settori del centro storico della capitale.
Più di 200 pullman convergono sulla capitale per la manifestazione indetta dai sindacati sul destino del settore automobilistico nazionale
Il corteo partirà da piazza Barberini e sarà sciolto a piazza del Popolo, dopo aver percorso via Sistina, piazza Trinità dei Monti e viale Gabriele d’Annunzio. Possibili deviazioni e rallentamenti per le linee bus 52-53-61-62-63-80-83-85-100-119-160-492-590
La stima sulle presenze dei manifestanti è di qualche migliaio di unità, 1500 di questi arriveranno soltanto dal Piemonte, mentre sulla capitale convergeranno circa 200 pullman provenienti da diverse località d’Italia per prendere parte al corteo con cui gli organizzatori invitano il personale a cambiare marcia “verso un futuro più giusto”.
L’iniziativa è partita dai sindacati Fiom, Fim e Uilm che puntano a richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla profonda crisi che ha colpito il settore dell’industria automobilistica.
Le strategie di settore e le scelte effettuate dalle aziende storiche di riferimento e in particolare dalla Fiat di concentrare anche altrove le linee di produzione hanno messo in ginocchio l’intero comparto, nonostante l’acquisizione dell’americana Fca Chrysler e il successivo passaggio confluito nella creazione di Stellantis.
La manifestazione dovrebbe anche sollecitare l’apertura di un dialogo con tutte le istituzioni competenti sopperendo all’inefficacia delle decisioni che hanno comportato un’accentuazione del ruolo dei competitor tradizionali attraverso una sorta di delega in bianco che, tuttavia, non avrebbe prodotto l’effetto sperato.
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