Dopo la chiusura della complanare di via Cristoforo Colombo per il Gra all’altezza di Mezzocammino i residenti si mobilitano
La chiusura della corsia laterale di via Cristoforo Colombo all’altezza dei quartieri di Mezzocammino e del Torrino, avvenuta alle ore 12.00 del 25 settembre scorso, per una deformazione del piano stradale, ha trasformato la protesta degli automobilisti in una serie di petizioni per la sua immediata riapertura.
Le firme raccolte sul sito web change.org sono già migliaia e provengono dalle zone direttamente interessate dallo sbarramento che ha chiuso circa 250 metri dell’arteria che consentiva di smistare i veicoli provenienti dal litorale e diretti verso il Grande Raccordo Anulare. Arteria già sottoposta cinque anni fa a un restringimento di carreggiata delimitato da barriere jersey a causa del dissesto dell’asfalto dovuti a problemi connessi alla tipologia del terreno, ma mai riparata.
Nonostante la creazione di un nuovo svincolo, aperto il 28 settembre, per evitare gli ingorghi spaventosi determinati nei primi tre giorni di chiusura dalla mancanza di uno sbocco per i mezzi diretti al Gra la situazione è stata solo in parte risolta. Gli abitanti di Mezzocammino e aree limitrofe che utilizzano la laterale della Cristoforo Colombo in direzione della capitale adesso sono costretti a lunghe peregrinazioni all’interno dei rispettivi quartieri per aggirare lo sbarramento.
La situazione è diventata oltretutto pericolosa perché diversi automobilisti, prima che l’area fosse transennata in modo adeguato, avevano tentato manovre azzardate per aggirare il divieto imboccando addirittura contromano la rampa che, dal Villaggio Azzurro/Tre pini Poggio dei fiori conduce all’arteria di collegamento con la capitale.
Sul web hanno così iniziato a circolare petizioni per la riapertura della complanare che, in pochi giorni, hanno raggiunto già un migliaio di sottoscrizioni.
Una prima petizione rivolta al IX municipio, nel cui territorio ricade la complanare, è stata lanciata dagli abitanti dei quartieri di Tre Pini e Villaggio Azzurro che protestano per le code interminabili che devono quotidianamente affrontare per raggiungere il Gra attraverso percorsi alternativi anche all’interno di Spinaceto e di Tor de’ Cenci.
Una seconda petizione proviene anche da residenti di Infernetto, Casal Palocco, Acilia, Axa, Malafede e Ostia che subiscono di riflesso i rallentamenti che si verificano in prossimità del nuovo by pass di intersezione con la laterale della Cristoforo Colombo e denunciano l’“ulteriore aggravamento” delle condizioni di traffico sulla direttrice che dal mare conduce all’Eur.
Continui rallentamenti che nelle ore di punta che sono diventati “un incubo quotidiano per migliaia” di abitanti in una zona urbanistica peraltro soggetta a una continua espansione.
I promotori dell’iniziativa chiedono all’amministrazione capitolina un ampliamento della carreggiata della Cristoforo Colombo e il potenziamento di accessi diretti che vadano ad aggiungersi a quelli esistenti.
Ma dagli uffici tecnici coinvolti nel consolidamento del tratto di strada chiuso non arrivano notizie rassicuranti.
Nell’ambito di una seduta della Commissione Mobilità dell’Assemblea capitolina che si è tenuta oggi, sabato 12 ottobre, non sono state, infatti, fornite risposte certe sui tempi necessari per il ripristino della complanare.
Ripristino che consentirebbe di liberare dalla morsa quartieri, come il Villaggio Azzurro, che sono ormai di fatto isolati dal transennamento della corsia di accesso al Gra.
“Abbiamo appreso -sottolinea in una nota la consigliera comunale Mariacristina Masi, esponente di FDI- che l’iter di progettazione sta seguendo il suo corso e che al prossimo aggiornamento potremo avere informazioni più precise sui lavori da fare e sui tempi di realizzazione. Nel frattempo abbiamo chiesto che si valutino soluzioni migliori per la gestione del traffico se i tempi d’intervento fossero molto lunghi“.
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