Si è spenta a Roma dove ha vissuto gran parte della sua lunga vita dedicata all’arte la scultrice Stefania Guidi. Aveva 95 anni e all’attivo 40 mostre personali e 322 collettive in Italia e all’estero. Trasferitasi a Tivoli da qualche anno custodiva nella sua villa-museo oltre 250 opere, ora al centro di una disputa ereditaria.
La scultrice lascia una casa museo e tante opere, i funerali nella chiesa degli artisti. Il nodo eredità
Un’opera in particolare, una gigantesca scultura, è rimasta per anni esposta nella chiesa degli artisti a Roma dove oggi, 10 settembre, alle ore 12, si svolgerà la cerimonia funebre. Vedova del musicista Michele Paradiso lascia un figlio Stefano.
Appartenente alla famiglia di marchesi Guidi era nata nel 1929 a Roma. Giovanissima, ancora liceale al classico, con l’aiuto della madre aveva rilevato lo studio n.2, che era stato dello scultore napoletano Francesco Parisi allievo di Achille D’Orsi, nel famoso cortile al 51a, in via Margutta dove ha lavorato per 25 anni.
Scultrice e disegnatrice ha presentato la sua prima personale di sculture e disegni, alla galleria Giosi in via del Babuino a Roma, nel 1958.
Nel 1978 in Campidoglio il matrimonio col musicista e compositore Michele Paradiso, spentosi da anni.
Stimata per il suo raro talento ha partecipato, invitata, alle più importanti esposizioni nazionali e internazionali.
Dagli anni cinquanta in poi l’opera di Stefania Guidi si è espressa in varie tecniche e materie con grande abilità artigianale.
Ha realizzato 192 acqueforti su rame e su zinco, 40 litografie su pietra e su zinco, 154 bassorilievi in gesso alabastrino e in bronzo, oltre disegni e tempere, più di 200 bronzetti, 40 gessi di grandi dimensioni.
Ed ancora 14 legni tra cui la Pietà in olmo opera 342 centimetri per 330; 12 pietre tra cui la grande Pietà opera 450 in peperino di 5 tonnellate, più di 110 terrecotte; 64 bronzi di grandi dimensioni tra cui il Galileo.
Ha realizzato anche un programma televisivo per la RAI, in 4 puntate per un totale di due ore, dal titolo Una Tecnica per ogni Arte, regia di Francesco Venier e musiche originali di Michele Paradiso, suo marito.
La villa-museo a Tivoli e il nodo eredità
Ora c’è il nodo eredità, al tribunale di Tivoli è stato aperto un procedimento per circonvenzione di incapace. La scultrice, che negli ultimi anni si era trasferita nella citta dell’arte, era assistita da un amministratore di sostegno. La sua villa-museo a Tivoli custodisce 250 opere.