Ostia, operazione alla ex colonia: si identificano gli occupanti

Le forze dell'ordine si presentano all’ex colonia e fa un passo in avanti l'iter per le procedure di sgombero

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Sono scattate le operazioni di polizia e ordine pubblico propedeutiche allo sgombero dell’ex colonia Vittorio Emanuele III, occupata da anni da una cinquantina di abusivi di diversa nazionalità.

Le forze dell’ordine si presentano all’ex colonia e fa un passo in avanti l’iter per le procedure di sgombero

Questa mattina, mercoledì 9 ottobre, gli agenti del commissariato Lido e quelli della polizia locale di Roma Capitale, si sono infatti presentati nella struttura per identificare le persone presenti all’interno.

La vicenda ha registrato un’accelerazione nello scorso mese di luglio quando la consigliera di Fratelli d’Italia in assemblea capitolina, Mariacristina Masi, si era direttamente rivolta al neo prefetto di Roma, Lamberto Giannini per imprimere una svolta alle procedure di allontanamento degli occupanti, che sono in tutto 47 con regolare residenza oltre ad alcuni minorenni.

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Ho chiesto un incontro con il prefetto Giannini poco dopo la sua nomina e, tra le tante questioni romane – aveva sottolineato l’esponente di FDI- gli ho sottoposto anche quella dell’ex colonia di Ostia. Finalmente qualcosa si muove. Non ho dubbi sulla buona fede della prefettura ma l’unica perplessità che ho è che da anni gli uffici locali cercano una soluzione alternativa per le persone che ci stanno dentro”.

E che ci vivono in condizioni di assoluto degrado, come dimostrano le immagini scattate all’interno dell’ex colonia nel corso del sopralluogo effettuato dalle forze dell’ordine tra cumuli di rottami, sedie rotte e distributori per cibi e bevande abbandonati nel cortile.

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L’arrivo odierno degli agenti presso l’edificio situato sul Lungomare Paolo Toscanelli si inserisce, pertanto, nel procedimento amministrativo indispensabile a identificare e censire i presenti in attesa che il X Municipio faccia la propria parte.

Vale a dire individuare soluzioni alternative per alloggiare i residenti, valutando eventuali diritti maturati per l’assegnazione di case popolari e quindi trasferirli in un “luogo appropriato”.

Ma dopo le rassicurazioni fornite da Giannini la situazione di stallo in cui giace l’amministrazione locale non ha subito alcuna variazione tanto che proprio la prefettura, alla fine di agosto, in una risposta inviata alla consigliera Masi precisava di attendereche il X Municipio si attivasse per trovare soluzioni adeguate al trasferimento degli occupanti”.

Le procedure di identificazione avviate potrebbero dunque infrangersi sul nodo gordiano mai sciolto da quando l’ex colonia è diventata un ricovero all’insegna dell’incuria più totale. E cioè la sistemazione degli abusivi in un altro luogo.

Intanto l’esponente di FDI Masi ringraziando per l’intervento le forze dell’ordine sollecita il Campidoglio “non tornare indietro” sui passi necessari alla “definitiva soluzione del problema il bene del Litorale. Noi -chiosa- continueremo a seguire la questione con determinazione“.

I dati definitivi del censimento

Le operazioni del censimento sono state concluse nel pomeriggio. Cinquanta le persone trovate all’interno, tra cui 3 donne. Le nuove denunce per occupazione abusiva sono state 32. Gli altri erano stati già denunciati nei precedenti censimenti. Il rilevamento delle presenze è stato portato a termine dal X Gruppo Mare con il personale della Polizia di Stato. Gli occupanti arrivano per lo più da Senegal, Bangladesh, Algeria, Romania, Ucraina, Pakistan, Egitto e Italia.

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