Un 38enne di nazionalità italiana agli arresti domiciliari è finito nei guai dopo una perquisizione effettuata in casa dai carabinieri della stazione di Acilia e il ritrovamento di otto grammi di cocaina, 10 grammi di hashish oltre a materiale per il confezionamento e la pesatura delle dosi da spacciare.
La posizione dell’uomo agli arresti domiciliari si è aggravata dopo un’ispezione dei militari dell’Arma all’interno dell’appartamento
Il 19 settembre scorso l’uomo, che era sottoposto agli arresti domiciliari e all’obbligo di indossare il braccialetto elettronico, ha visto aggravarsi la sua posizione dopo gli accertamenti effettuati all’interno dell’abitazione.
L’uomo è stato, così, trasferito in carcere per ordine dell’Ufficio di Sorveglianza del tribunale della capitale. Sempre su iniziativa dei militari dell’Arma della località situata nell’entroterra del litorale in via Galliate è stato tratto in arresto un 23enne romano trovato in possesso di due involucri contenenti otto grammi di marijuana.
In seguito a perquisizione domiciliare sono stati trovati altri 39 ovuli termosaldati contenenti 164 grammi dello stesso stupefacente, altri 150 di hashish e alcune dosi di cocaina oltre a 4.250 euro in contanti e materiale per il confezionamento e la pesatura delle confezioni.
Durante ulteriori interventi di controllo effettuati su strada mediante l’istituzione di posti di blocco, i carabinieri della Stazione di Fregene hanno denunciato una cittadina di nazionalità ungherese, poi risultata positiva all’alcoltest che, sotto al sedile posto sul lato guida, aveva nascosto una mazza da baseball sequestrata dalla pattuglia che adottava un provvedimento di fermo amministrativo della vettura.
Nel corso degli accertamenti effettuati a ridosso della linea di costa i militari dell’Arma hanno identificato 103 persone ed eseguito controlli su 74 veicoli.