Mentana, padre e figlio in manette per tentato omicidio

Padre e figlio arrestati su mandato di arresto, con una piccozza avevano sfregiato un giovane 

Foto di archivio

Padre a figlio in manette a Mentana con l’accusa di tentato omicidio. Ad arrestare i due uomini, 54 e 24 anni, i carabinieri della Compagnia di Monterotondo su mandato di arresto chiesto dalla procura di Tivoli.

Padre e figlio arrestati su mandato di arresto. L’accusa tentato omicidio

La brutale aggressione risale al 6 aprile in un bar di Mentana. Padre e figlio entrano, trascinano fuori con la forza un cliente, un giovane egiziano, e lo colpiscono ripetutamente con una piccola piccozza da muratore. Il motivo non è stato reso noto.

Alla vittima, subito ricoverata all’ospedale romano Sant’Andrea, verrà riconosciuta una prima prognosi di un mese. Numerose le ferite e le fratture riscontrate dai medici, soprattutto sul viso.

Le bugie in caserma

Dopo il tentato omicidio i due uomini prima scappano e poi si recano nella vicina stazione dei carabinieri e raccontano di aver tentato solo per difendersi.

Una versione che sin dalle prime battute non ha convinto i carabinieri che ascoltando testimoni e filmati di sistemi di videosorveglianza hanno ricostruito la verità.

Ieri il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Tivoli ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dei padre e figlio, ritenendo concreto ed attuale il pericolo di reiterazione di delitti da parte dei due. Ora sono in carcere a Rebibbia con la doppia accusa di tentato omicidio e di porto abusivo di oggetti atti ad offendere.