Si sarebbe impiccato, il detenuto 50enne trovato questa mattina presto senza vita, nella VII sezione della Casa circondariale di Regina Coeli. Era stato arrestato per maltrattamenti familiari e per lui il 25 agosto scorso si erano aperte per la prima volta le porte del carcere.
Sulla tragedia, immediate le reazioni dei Garanti del Lazio e di Roma delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale.
Il suicidio del 50enne è il terzo in pochi mesi in quella sezione. I Garanti: “A Regina Coeli ci sono circa 1200 detenuti per poco più di 600 posti”
Invocano da tempo la chiusura della VII sezione del Carcere di Regina Coeli, il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, e la Garante delle persone private della libertà personale di Roma Capitale, Valentina Calderone.
Oggi una nuova tragedia ha colpito proprio quella sezione, con il terzo episodio di suicidio nel Lazio da gennaio 2024, tra quella pareti, in una sequela terribile peraltro, di oltre 70 casi in Italia dall’inizio dell’anno.
“L’ennesimo suicidio a Regina Coeli da inizio anno, impone di chiudere la sezione” – dichiarano, che oggi ha visto un uomo di cinquant’anni, compiere il gesto estremo dopo meno di una mese dal suo ingresso nella casa circondariale.
Nel caso precedente lo scorso giugno, e altrettanto eclatante per la mancanza di un assistenze psicologica adeguata, era stato ritrovato morto nella sua cella a Regina Coeli un 31enne che era ancora in attesa di giudizio, per l’accusa di rapina.
Il detenuto trovato senza vita questa mattina invece, era entrato in carcere lo scorso 25 agosto. Il 50enne era stato arrestato per maltrattamenti familiari, ma per lui quello sarebbe stato in assoluto il primo ingresso in una struttura carceraria, e in particolare a Regina Coeli, dove la situazione sul fronte del sovraffollamento è diventata esplosiva.
“Stiamo aspettando che il Governo faccia qualcosa per risolvere un problema che rappresenta sicuramente una concausa di questa terribile sequela di suicidi” – hanno dichiarato i Garanti dei detenuti di Roma e Lazio.
Il sovraffollamento nel carcere di Regina Coeli
Nel Carcere di Regina Coeli ad oggi, ci sono quasi 1200 detenuti per poco più di 600 posti regolamentari ed effettivamente disponibili. Numeri che impongono una rapida riorganizzazione della sezione di accoglienza, dove insistono i Garanti: “Si devono prevedere gli spazi per del personale qualificato per la prevenzione del rischio di suicidio”.