Il Kursaal è uno stabilimento storico, di valore architettonico, e pertanto verrà tutelato. Questa la risposta che è giunta dagli uffici capitolini alla consigliera Mariacristina Masi (FdI), che li ha interrogati per capirne i vincoli nel dettaglio.
Costruito oltre 70 anni fa, il trampolino rappresentava l’icona del boom di Ostia
“Il Kursaal è uno stabilimento storico di valore architettonico, ne eravamo certi. Abbiamo però scritto una mail agli uffici e predisposto una lettera ufficiale per capirne i vincoli nel dettaglio. Iniziamo a ricevere le risposte che ci aspettavamo”, lo afferma la consigliera comunale capitolina Mariacristina Masi attraverso i suoi social.
In sostanza il Kursaal è un’opera pubblica di oltre 70 anni fa il cui autore, l’architetto Attilio Lapadula, non è più in vita. E’ vincolato ope legis, al Titolo II parte I del Codice dei Beni Culturali.
Per gli immobili pubblici, realizzati oltre 70 anni fa da autori non più in vita, scatta automaticamente il vincolo.
Si tratta di un vincolo temporaneo poiché poi si deve esprimere la Soprintendenza attraverso il VIC e definire se l’opera sia o meno di interesse culturale.
A questo va aggiunto, secondo quanto spiegato dagli uffici, che a prescindere tutti gli stabilimenti di Ostia sono vincolati paesaggisticamente poiché si trovano entro la fascia di 300 metri dal mare.
Nei giorni scorsi si era parlato di uno spostamento del trampolino del Kursaal all’estero. Questo, oltre a scatenare un vespaio di polemiche, aveva portato a scavare sull’effettiva possibilità di una manovra del genere. Si era così scoperto che quel trampolino così famoso con la K all’interno, icona del boom economico di Ostia e rifatto in legno lamellare, era stato pagato dalla Regione Lazio (per dettagli leggi qui).
Rispetto al passato le cose sono decisamente cambiate, sia sullo stato dello stabilimento balneare che sulla sua proprietà. Il Kursaal non è più in concessione a privati e dallo scorso mese di maggio, per effetto della revoca, il Campidoglio ne è responsabile.
Il documento pubblicato da Mariacristina Masi dovrebbe porre la parola fine definitivamente sulla questione, visto che il trampolino risulta un bene vincolato.