E’ un atleta di Dragona a regalare all’Italia il primo oro della para atletica alle Paralimpiadi di Parigi 2024. Si tratta di Rigivan Ganeshamoorthy. Sui social, per lui, tanti attestati di stima e complimenti per il grandissimo risultato raggiunto. La sua gara di esordio non è stata caratterizzata, infatti, “solo” dalla medaglia d’oro ma anche dalla ripetuta frantumazione del record del mondo.
L’impresa titanica di Rigivan, che ha superato quattro volte il record del mondo nella stessa gara
Rigivan Ganeshamoorthy festeggia il titolo. E’ neocampione paralimpico. Momenti concitati, tante gioie per lui che ha regalato ai colori azzurri il primo oro nella para atletica, aggiudicandosi la finale del disco F52 con la misura di 27,06. Con essa ha siglato anche il nuovo record del mondo, riuscendo a migliorare quello precedente di oltre tre metri ma totalizzando ben quattro lanci su sei sopra il primato iridato del brasiliano Andre Rocha (23,80).
Al quinto tentativo Rigivan Ganeshamoorthy ha stabilito il terzo record del mondo consecutivo nella stessa gara ed è diventato pressocché irraggiungibile dagli altri, facendo gara a sé.
“Non mi aspettavo questo risultato – ha commentato l’azzurro- pensavo di fare qualcosa di buono ma non a questo livello. Credevo che Rocha fosse imprendibile perché è detentore del record dal 2017 e mi dicevo che puntare così in alto fosse troppo. Non riesco a descrivere l’emozione perché è stata immensa, devo ancora metabolizzare cosa ho fatto. Al primo lancio ero un po’ congelato da tutta la folla, poi invece mi sono sciolto e ho fatto tutti quei lanci sopra il record del mondo. Quando ho visto 27 metri mi sono stupito da solo, è una misura che mai avrei immaginato.”
“Che devo di’? Dedico la vittoria a mia madre, a Dragona, ar decimo municipio, a Roma. Domani se vedemo”, ha aggiunto in una intervista allegata nel video.
Rigivan Ganeshamoorthy si è avvicinato all’atletica paralimpica dopo un primo tentativo di dedicarsi al basket in carrozzina, durante la riabilitazione per una lesione cervicale all’ospedale Santa Lucia nel 2019. Si è subito appassionato ai lanci. Quei lanci che lo hanno portato oggi a svettare in testa al mondo.