E’ stata una segnalazione dei residenti in queste ore, a far scattare l’allarme calabroni in una strada del Quartiere Ardeatino, dove sulla serranda di un negozio chiuso da tempo, è spuntata una strana formazione.
Quella copertura che sembra quasi legnosa, è in realtà la parte esterna di un nido, il rivestimento dei favi di questi pericolosi insetti, che potrebbero essere già abbondantemente sviluppati all’interno dell’esercizio.
Il tam tam calabroni è già partito sui social, con il consiglio ai residenti di tenersi alla lontana dal civico di quel negozio
Il tam tam social è già partito con il consiglio ai residenti di tenersi alla lontana dal civico di quel negozio chiuso. All’interno dell’esercizio su Via Meropia potrebbe trovarsi la brutta sorpresa di un grosso nido di calabroni.
La segnalazione è già partita all’assessorato competente che ha garantito in tempi brevissimi l’intervento di rimozione, che per questo nuovo nido cittadino si presume non sarà una passeggiata.
Abbiamo contattato l’etologo Andrea Lunerti che a tal proposito, alla prima visione della foto in copertina ci ha spiegato cosa possono aspettarsi gli addetti che interverranno nell’operazione messa in atto a tutela dei residenti:
“Lo scatto fatto dai residenti a poca distanza dalla serranda di Via Meropia, conferma che quello che vediamo potrebbe essere proprio un nido di vespa crabro (calabrone) – spiega Lunerti -, e il nido che si trova sopra il cassone dell’avvolgibile è solo quello che si vede all’esterno, e dunque il rivestimento, che ci dice che all’interno invece ci sono dei favi già abbondantemente sviluppati. Il percolo c’è – prosegue Lunerti -, soprattutto perché in questo periodo, gli insetti stanno raggiungendo il loro picco vitale con la nascita delle regine, e possono essere particolarmente aggressivi“.
Secondo quanto riferito sui social della zona, il Comitato di Quartiere Ardeatino-Tor Marancia, ha già provveduto a segnalare il nido, e sono in fase organizzativa le operazioni che dovranno rimuovere il pericolo.
In primis dovrà essere aperta la serranda dell’attività e solo allora sarà possibile rendersi conto del volume di questa colonia di calabroni, considerati più grassi vespidi europei, e costruita nella tranquillità di un esercizio commerciale chiuso da molto tempo.
