Chi vende oggetti o abiti usati su Vinted, Wallapop o eBay rischia di vedersi elevate delle multe. Quindi è tutto vero, anche se ci sono da fare dei distinguo. Le piattaforme di compravendita online devono obbedire a regole fiscali precise: infatti dal 20 novembre 2023 è entrato in vigore un provvedimento che individua termini e modalità di comunicazione dei dati sulle vendite di beni e servizi sulle stesse piattaforme.
In Italia la novità è entrata in vigore il 1° gennaio 2023, con l’obbligo, da parte delle piattaforme, di comunicazione dei dati sulle vendite online realizzate dagli utenti.
Multe Vinted e Wallapop: quando si è obbligati a trasmettere tutti i dati delle vendite
Le piattaforme online che consentono la vendita di beni e servizi sono obbligate a trasmettere tutti i dati delle vendite che gli utenti realizzano e proprio per questo in alcuni casi l’obbligo di apertura della partita Iva potrebbe coinvolgere chi vende oggetti usati su Vinted o Wallapop (o su altre piattaforme similari). L’obiettivo è il contrasto all’evasione fiscale.
Il modulo deve essere compilato quando si raggiunge una delle seguenti condizioni:
- effettuare, in un anno solare, almeno 30 vendite;
- guadagnare, in un anno solare, dalle vendite più di 2.000 euro.
Chi, invece, raggiunge una delle due condizioni di cui sopra deve compilare il modulo indicando:
- nome e cognome;
- data di nascita;
- indirizzo;
- codice fiscale o partita Iva.
Se il venditore, invece, è una persona giuridica si devono indicare:
- ragione sociale;
- indirizzo;
- numero di identificazione fiscale;
- partita Iva.