Roma, troppo caldo in carcere: per Regina Coeli un dono ormai inaspettato

I pacchi destinati a Regina Coeli

Dopo un’estate torrida vissuta in carcere dentro celle di pochi metri condivise anche da sei persone arriva un dono ormai inaspettato per i detenuti di uno dei carceri più sovraffollati d’Italia, Regina Coeli.

Viste le temperature stremanti nelle celle, il Campidoglio si è attivato con un dono

Il Campidoglio ha acquistato trecento ventilatori da tavolo, uno per ogni cella. A metterli a disposizione l’assessora alle Politiche Sociali e alla Salute Barbara Funari e la Garante delle persone private della libertà personale di Roma Capitale Valentina Calderone.

La fornitura, che soddisfa tutte le norme di sicurezza, fa seguito all’ordinanza del 15 luglio 2024 relativa a “Disposizioni di emergenza in caso di condizioni meteorologiche denominate ondate di calore 2024” in cui il sindaco Roberto Gualtieri ha disposto interventi del Dipartimento Politiche Sociali per attivare servizi straordinari di supporto a persone in condizioni di vulnerabilità.

Ferragosto in carcere per il sindaco

Roma vuole essere in prima linea nello sforzo di migliorare le condizioni di vita quotidiana dei detenuti, la loro salute, la loro dignità e il loro reinserimento sociale”, il commento del sindaco che domani, giorno di Ferragosto, farà visita al carcere.

“Per questo – ha aggiunto Gualtieri – siamo impegnati sui corsi di formazione, sull’accesso ai lavori di pubblica utilità e anche mettendo a disposizione strumenti utili come sono i 300 ventilatori che abbiamo consegnato a Regina Coeli”.

Le condizioni disumane a Regina Coeli erano state denunciate attraverso Canaledieci da Eleonora Piraino, avvocato e consigliera della Camera Penale di Roma rimasta turbata dopo una visita  nell’istituto penitenziario.

In un Paese che si definisce civile certe cose non devono e non possono essere tollerate”. Celle sovraffollate senza un ventilatore, una finestra degna di essere definita tale. “L’aria insopportabile, non si respira ma boccheggia”, la denuncia di Piraino.

Ho visto condizioni umane a cui ancora non riesco a credere – ha detto – Ho visto una sala ricreativa trasformata in cella per via del sovraffollamento. Dentro c’erano stipate 6 persone su 2 file di 3 letti a castello ciascuna. Con intorno a malapena lo spazio per passare intorno ai letti”.

L’unica porta era il blindato, quella tutta chiusa con un’unica finestrella che si vede nei film. Un’unica finestra esposta al sole con le grate di ferro e fuori altre lamine in ferro.

I congelatori degli avvocati

I primi ad attivarsi così per far fronte all’emergenza nel carcere sono stati proprio gli avvocati della Camera penale di Roma che hanno donato nove congelatori, uno per ogni braccio.

Ventilatori dal Campidoglio

Con questi ventilatori – ha spiega l’Assessora Funari – speriamo di offrire un po’ di sollievo al disagio vissuto dai detenuti di Regina Coeli, anche a causa del sovraffollamento e delle elevate temperature di questi giorni”.

Il sovraffollamento

Regina Coeli registra, infatti, un tasso di sovraffollamento del 180%. “Ciò significa spazi inadeguati, carenza di personale, emergenze sanitarie continue, il tutto aggravato dalle elevate temperature di queste settimane”, ha aggiunto la Garante pronta a sollecitare,provvedimenti deflattivi per poter intraprendere dei percorsi di riforma del sistema penitenziario davvero in grado di rispettare i diritti delle persone ristrette e l’articolo 27 della nostra Costituzione”.

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i ventilatori acquistati per Regina Coeli