Cadavere di una donna è stato ritrovato questa mattina martedì 6 agosto, a Fonte Nuova. La donna si trovava all’interno di un’automobile sulla Via Palombarese. Indagano di Carabinieri.
Il tragico ritrovamento sulla Palombarese: il cadavere della donna era all’interno di un’automobile
E’ stato un commerciante a scoprire il cadavere secondo le prime ricostruzioni, alle prime ore di questa mattina, martedì 6 agosto, e poi correre a dare l’allarme al Numero Unico delle Emergenze 112, con una chiamata che nessuno vorrebbe mai trovarsi nelle condizioni di dover fare: “Correte una donna è morta” .
Quanto ha visto stamattina la persona che è ancora sotto shock, è il corpo della vittima straziata da un colpo d’arma da fuoco, e in un lago di sangue.
Il tragico ritrovamento è avvenuto a Fonte Nuova all’altezza del civico 222 della strada provinciale, dove sono intervenuti immediatamente i Carabinieri della Stazione di Mentana e della Compagnia di Monterotondo.
Le indagini sono state avviate per omicidio, e per questo è stato fermato il marito della donna, portato in caserma.
Sul posto del ritrovamento dell’automobile, si sono precipitati anche i soccorritori dell’ARES 118, che nulla hanno potuto fare se non confermare il decesso della vittima.
Aspetti agghiaccianti rivelati dal marito della donna
Prima l’avrebbe uccisa con un colpo d’arma da fuoco, poi sarebbe entrato in un bar, il marito della donna di 72 anni deceduta sul colpo, e abbandonata nella sua auto sulla Via Palombarese.
E’ stato lui stesso a confessare l’omicidio, e lo avrebbe fatto all’interno dell’esercizio commerciale, dichiarando: “Ho ucciso mia moglie”. Poi la corsa fuori di tutti i presenti e in primis dell’uomo, il titolare dell’attività, che ha dato l’allarme e chiamato i militari.
Una scena terribile che anche lui non potrà dimenticare, mentre la comunità si stringe intorno alla famiglia della 72enne Annarita Morelli, colpita da questa tragedia.
L’uomo non aveva mai accettato la separazione
Ancora ignote le cause del gesto del 74enne, che all’arrivo degli uomini della Stazione di Mentana e della Compagnia di Monterotondo, ha consegnato loro l’arma con la quale avrebbe commesso l’omicidio.
Secondo la testimonianza di un’amica della vittima, la scorsa primavera si era svolta la prima udienza di separazione della coppia di 70enni. Una decisione portata avanti dalla donna, ma che lui, ex autista di autobus, e cacciatore, con il porto d’armi, non avrebbe mai accettato, e che più volte le aveva chiesto di ritirare.
Il ricordo: “Una mamma esemplare che non chiedeva nulla, e si occupava di una colonia felina”
Secondo le testimonianze di tante persone, non c’era stato nulla nei comportamenti dell’uomo che potesse far presagire a questa tragedia imminente.
Ancora incredule le amiche che frequentavano la donna che nella ricordo della donna hanno dichiarato: “Il marito se n’era andato, e lei viveva con poco e lavorando in casa delle persone. Da lui solo 300 euro, un mantenimento che l’uomo avrebbe anche rivelato di voler sospendere”.
“Era una mamma esemplare che non si fermava mai, aiutando le nuore e occupandosi di una colonia felina della zona” – il commento addolorato di una vicina. Mentre è stata un’amica della vittima ad occuparsi del penoso compito di informare della morte di sua madre, il figlio più piccolo di Annarita Mrelli.