La questione del libero accesso alle strutture balneari per via delle concessioni scadute tiene di nuovo banco sulle spiagge di Ostia. E’ accaduto questo pomeriggio, domenica 28 luglio in occasione di un blitz, questa volta organizzato dai Radicali ma sempre sull’arenile dello stabilimento Elmi sul Lungomare Paolo Toscanelli 107 di Ostia Lido, in nome della direttiva europea “Bolkestein” sulla liberalizzazione dei servizi pubblici essenziali.
Battibecco tra i Radicali e un attivista civico del litorale che li ha invece invitati a mobilitarsi contro il degrado delle spiagge libere urbane di Ponente
Di fronte agli asciugamani e agli ombrelloni piantati manu militari dal segretario del partito fondato da Marco Pannella, il ventenne di origini bolognesi, Matteo Hallisey e da alcuni esponenti che l’accompagnavano, è andato in diretta sui social un battibecco con Mauro Delicato. Un esponente civico di Ostia che si batte per contrastare il degrado delle spiagge libere urbane di Ponente, ma anche per l’accessibilità di quelle situate più a sud sulla costa di Ardea.
Lo scontro verbale ha attirato l’attenzione del personale dello stabilimento ma anche di altri bagnanti che avevano pagato regolarmente il loro biglietto.
Una scelta contestata dalla task force dei radicali che hanno voluto in questo modo rivendicare il diritto di qualsiasi persona di occupare, oltre alla linea di battigia, liberamente transitabile da parte di chiunque anche la cosiddetta zona vietata a chi non ha pagato l’ingresso o il noleggio di sdraio, ombrelloni e lettini, ma che, hanno spiegato gli autori del blitz, è ormai diventata utilizzabile anche in virtù del pronunciamento della Corte di Giustizia europea.
“Le licenze sono scadute -ha spiegato Hallisey rivolgendosi a Delicato- e i loro titolari non possono più rivendicare alcun diritto in attesa che vengano bandite le gare per l’assegnazione delle concessioni. Io sto facendo questa battaglia anche per lei”.
Una spiegazione che Delicato ha rispedito al mittente accusando il gruppo si essere venuto sul Lido soltanto “in nome di un interesse politico e sperando di prendere voti ai danni del Lido di Roma. Ma perché venite qui in cerca di pubblicità facendo queste schifezze e non mi accompagnate a vedere in che condizioni versano le spiagge libere di Ostia Ponente che sono piene di barboni che rubano e accoltellano i bagnini?”.
“Perché non vi battete contro quel degrado e ve la prendete con chi ha dimostrato di saper gestire le spiagge avute in concessione? Chi vi garantisce che una volta che le gare saranno bandite i nuovi titolari siano delle persone corrette e non espressione di interessi al di fuori del perimetro della legalità? Ve la prendete con chi offre un servizio e fate scena muta di fronte agli abusivi che vengono in spiaggia per vendere bevande alcoliche ai minori”.
“Io se entro in un bar prima di chiedere di poter avere accesso ai servizi pago un caffè e perché non devo fare lo stesso pagando il biglietto a chi sostiene le spese per mantenere puliti i bagni e le docce? Il perché è che siete soltanto dei politicanti”, ha concluso, anche lui in diretta web, l’attivista civico.
Si allarga a macchia d’olio la protesta di chi rivendica il diritto di accedere liberamente anche alle strutture gestite in concessione
Tutte domande che nel botta e risposta avvenuto in spiaggia sono rimaste in sospeso, ma che hanno acceso nuovamente i riflettori su un’iniziativa analoga organizzata presso lo stabilimento Elmi il 18 maggio scorso a stagione appena aperta quando a prendere possesso gratuitamente di un settore dell’arenile erano stati gli esponenti dell’Associazione Mare Libero e del coordinamento nazionale Conamar.
Anche in quell’occasione una ventina di manifestanti provenienti da varie regioni d’Italia tra cui Campania, Veneto e Liguria avevano rivendicato il diritto della libera fruizione della spiaggia (leggi qui).
L’iniziativa, infatti, la prima in assoluto promossa da quel sodalizio, puntava a far capire che, laddove le concessioni balneari sono scadute, i bagnanti hanno pieno diritto ad occuparle, senza dover pagare il biglietto o chiedere autorizzazioni a quelli che, a tutti gli effetti dovrebbero essere considerati ormai ex titolari delle stesse strutture.
Almeno fino a quando, secondo quanto disposto dal Governo, le concessioni saranno assegnate ai vincitori dei nuovi bandi di concorso che dovrebbero essere pubblicati entro la fine di quest’anno.
Se vuoi approfondire questi argomenti clicca sulle parole chiave colorate in arancione all’interno di questo articolo e accedi alla banca dati di canaledieci.it.