Cocktail therapy è l’iniziativa di scena negli spazi di Casetta Rossa a cura delle ragazze e dei ragazzi del Centro diurno Montereverde della Asl Roma 3. Un appuntamento senza alcol e con ingredienti che fanno bene alla salute.
Cinque cocktail privi di alcol proposti dai ragazzi del centro diurno
Domani, martedì 23 luglio, dalle 17.30 alle 20, appuntamento a Casetta Rossa con l’iniziativa dal titolo “Cocktail therapy”. Protagonisti una decina di ragazze e ragazzi, da Monteverde a Garbatella, che frequentano il Centro Diurno Monteverde.
Per una sera, dopo un periodo di formazione, saranno loro a gestire un piccolo bar all’interno di questa realtà sociale e culturale nel cuore della Garbatella, in via Giovanni Battista Magnaghi 14.
Prepareranno cocktail analcolici e bevande da bar. La proposta sarà quella di 5 cocktail privi di alcol e con ingredienti salutari, come kefir, zenzero, erbe aromatiche.
“I Centri Diurni della Asl Roma 3 – ha spiegato il Direttore Generale, Francesca Milito – svolgono un’attività preziosissima in ogni parte del nostro territorio, potendo contare sulla professionalità di medici, operatori sanitari e sul supporto di Cooperative sociali come ‘Il Grande Carro’. I risultati sono tangibili e si trasformano in iniziative di grande impatto per gli utenti, come quella che si svolgerà a Casetta Rossa, che ringraziamo per la disponibilità attuale e l’attenzione che in futuro vorrà riservarci”.
Siamo nella fase finale del progetto “Progetto L.E.O.” iniziato nel mese di gennaio e rivolto ai giovani tra i 18 e i 35 anni. Mesi in cui i partecipanti hanno potuto fare esperienze in diversi settori tra cui l’area della ristorazione, del lavoro del bartender e di quella del social media manager.
“Va specificato che i Centri Diurni nascono per accogliere persone con disagio mentale, non sono centri di formazione professionale – spiega Serena De Simone, psicologa della Asl Roma 3 – ma nell’ambito del processo di inclusione e risocializzazione le attività che i giovani svolgono rivestono un ruolo fondamentale durante tutto il percorso di cura. L’orientamento che il nostro personale medico e sanitario, in collaborazione con la Cooperativa sociale “Il Grande Carro”, è in grado di offrire si fonda sulla formazione specifica, ma anche sulla costruzione di esperienze concrete che creino connessioni con il nostro territorio. In quest’ottica, l’esperienza che abbiamo proposto ai ragazzi rappresenta il modo migliore per tutti loro di mettere a frutto le conoscenze acquisite nel corso dell’attività laboratoriale, aprendo la porta anche a futuri tirocini”.