Uno dei market della droga nello stesso palazzo dove una donna è volata dalla finestra. Tra gli arrestati il cognato di Roberto Spada
Erano controllati giorno e notte da sentinelle e telecamere puntate sulla strada, allo scopo di intercettare ogni singolo passaggio delle Forze dell’Ordine, i due appartamenti/fortini, dove in nove avrebbero organizzato un fruttuoso business della droga sul Litorale romano.
Sono stati i poliziotti del X Distretto Lido di Ostia, al termine di un’indagine antidroga durata circa sei mesi, a scoprire l’attività criminale di cui sono gravemente indiziati gli arrestati, che si svolgeva con un preciso modus operandi. Tra le persone finite in manette anche un 89enne.
Una massiccia operazione antidroga a Ostia, è stata effettuata dagli agenti della Polizia di Stato del X Distretto “Lido di Roma” alle prime luci di oggi, venerdì 19 luglio, per l’esecuzione di un’ordinanza arresto nei confronti di nove persone. Tutte sono gravemente indiziate del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
La indagini erano state avviate lo scorso mese di febbraio nei pressi di due stabili sospetti, dove un andirivieni di gente a qualsiasi ora, aveva attivato dei mirati servizi di osservazione in due diverse strade del quadrante, sotto scacco dalla piaga dello spaccio di stupefacenti: via Marino Fasan e Via Antonio Forni.
Prima i sequestri di stupefacente, poi le dichiarazioni/confessioni degli acquirenti, avevano stretto il cerchio intorno a due appartamenti costantemente vigilanti dai criminali, che tra sentinelle e telecamere, li avevano resi praticamente impenetrabili.
Intorno alle palazzine giravano in monopattino le prime sentinelle che verificavano la presenza delle Forze dell’Ordine sulla strada. Poi l’acquirente che superava il controllo, accedeva all’interno dell’immobile, dove era stata disposto un secondo servizio di vigilanza che dava il benestare fino alla porta degli appartamenti. Solo lì attraverso delle grate, avveniva infine la cessione dello stupefacente e il ritiro del denaro.
Questo il modus operandi visionato attraverso l’occhio delle telecamere cittadine dagli investigatori del Lido, che hanno deciso di monitorare per un lungo periodo le compravendita degli stupefacenti senza mai intervenire direttamente. Così è stato possibile individuare sia le due persone che avevano in uso gli immobili, che le altre sette coinvolte nel business, ciascuna con un ruolo di collaborazione ben preciso all’attività.
A finire ristretti in carcere, due italiani di 47 e 48 anni, mentre agli arresti domiciliari sono finite altre cinque persone tutte italiane. Tra queste anche un uomo di 89 anni. Per un 18enne e un 19enne, il PM ha invece disposto solo la misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Tra gli arrestati c’è anche Paolo Ascani, cognato di Roberto Spada, gravemente indiziato del ruolo di vedetta. Gli appartamenti sono stati intanto posti sotto sequestro.
Nell’attività di spaccio portata allo scoperto dai poliziotti del Lido, sarebbe coinvolto anche l’ex convivente della modella 46enne Angelina Soares De Souza, la brasiliana defenestrata in Via Marino Fasan lo scorso aprile e deceduta.
Per Dorin Nemtelea, il 40enne moldavo accusato della morte della compagna, era stato convalidato il fermo per omicidio volontario, confermando la tesi della procura.
Gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.