Settantuno voli cancellati tra arrivi e partenze. Questo il bilancio, fino a metà pomeriggio, dei disagi dovuti alle inevitabili conseguenze causate dal down informatico che ha creato problemi, all’estero, in aeroporti e banche.
I problemi creati nel mondo dal down informatico ha avuto riflessi a Fiumicino, anche se lo scalo non era direttamente coinvolto
I disservizi digitali sono stati registrati su scala mondiale nella giornata di oggi, venerdì 19 luglio.
“Non è un incidente di sicurezza o un cyberattacco. Il problema è stato identificato, isolato ed è stata distribuita una correzione”, ha scritto su X il Ceo dell’azienda Crowdstrike, George Kurt.
Lo scalo di Fiumicino non è stato direttamente colpito ma i riflessi si sono avuti con alcune file che si sono formate davanti ai banchi delle compagnie aeree coinvolte.
“Fiumicino non è stato interessato da blocchi informatici – ha detto in un briefing al terminal 3 Ivan Bassato, Chief Aviation Officer di Adr – perché non utilizza quel tipo di applicativo. I nostri sistemi sono sempre stati funzionanti, senza interruzioni. Ci sono stati dei rallentamenti a causa di alcune compagnie aeree che sono state interessate dalle criticità e per via di alcuni scali europei importanti che accettano traffico con ritmi più bassi del normale. Ci sono chiaramente dei riflessi su voli internazionali ed Intercontinentali”.
Oltre ai 71 voli cancellati ci sono stati anche ritardi di due o tre ore. In ogni caso nella giornata di oggi sono stati operati, fino alle 17 circa, 550 voli.
Intanto Aeroporti di Roma “informa che la situazione delle partenze e degli arrivi è in graduale miglioramento”. Chi avesse necessità di verificare lo stato del proprio volo, e per informazioni, può utilizzare (anche) il canale whatsapp al numero +39 3455638979.
George Kurtz, che si dichiara profondamente dispiaciuto, spiega sempre tramite X che l’aggiornamento sulla situazione sarà costante e invita a seguire le ultime notizie sul sito di CrowdStrike e nei post da lui pubblicati sui suoi social.
