In un mese lunghissimo, dopo quel maledetto incidente il 7 giugno scorso nel Quartiere Portuense, in tanti si erano stretti ai familiari pregando ogni giorno per il recupero della donna, finita in gravissime condizioni dopo l’impatto con un furgone.
Da cinque settimane un intero quartiere incredulo pregava per la 53enne, in condizioni gravissime dopo il terribile impatto contro il furgone
Un annuncio che nessuno avrebbe mai voluto leggere in quel gruppo social dei cittadini di Portuense, è arrivato oggi con le parole di un marito distrutto e padre di un bambino piccolo, che ora dovrà crescere senza la sua compagna di vita.
Simona Piergiovanni, che da oltre un mese combatteva la sua battaglia per vivere e tornare a casa con la sua famiglia, non ce l’ha fatta, spegnendosi ieri domenica 14 luglio, dopo cinque settimane di cure intensive e complesse, dopo l’incidente che l’ha vista coinvolta con gravissime conseguenze, il 7 giugno scorso.
Quel giorno da dimenticare, la 53enne si trovava a bordo del suo scooter all’incrocio tra via Alberese e vicolo Papa di Leone, quando ad un tratto si è vista di fronte un furgone Iveco, e il terribile impatto con il mezzo è stato inevitabile.
Pochi minuti preziosi per soccorrere la donna da parte degli operatori sanitari dell’ARES 118, poi la corsa contro il tempo in ambulanza, con la 53enne in condizioni critiche ma viva, per la quale era iniziato un percorso di paura e di angoscia da parte dei parenti.
Proprio quando qualche segnale sembrava concedere delle speranze al suo futuro, la donna si è spenta:
“Questo è il mezzo che conosco per raggiungere contemporaneamente più persone – ha scritto suo marito questa mattina -. Purtroppo devo dare il triste annuncio che la mia Simona ha smesso di combattere la sera del 14 luglio dopo una mattinata che sembrava in ripresa e dopo cinque settimane di agonia per quel maledetto incidente stradale in motorino. Mi lascia solo con nostro figlio Alessio e sarà dura” – Per l’uomo che ha pregato di essere lasciato solo nel suo dolore con il figlio, c’è il cordoglio di un intero quartiere incredulo.