Pappardelle al cinghiale e arrosticini di pecora. Ballate, prove di tiro virtuale, spettacoli di magia per i più piccoli e una lotteria con ricchi premi.
Ballate e cucina genuina: nella Valle dell’Aniene si banchetta con la Festa del cacciatore
Conto alla rovescia ad Agosta, borgo di 1.700 abitanti, nell’alta Valle dell’Aniene (venti minuti da Tivoli) per la Festa del Cacciatore.
Per la terza edizione è stata scelta la serata di sabato 20 luglio. Dal pomeriggio fino a notte stand, band, intrattenimenti e soprattutto piatti genuini.
Ad organizzare la Festa la Pro Loco e la sezione locale di Federcaccia. Che lanciano l’invito anche ai romani in cerca di frescura: “Aria e piatti genuini. Gli organizzatori aspettano tutti per una serata all’insegna della gastronomia, dell’allegria e della voglia di stare insieme”.
Il menu semplice e al gusto dei cacciatori. Pappardelle al cinghiale, spezzatino di cinghiale, contorni vari. E poi arrosticini di pecora a volontà. Spazio anche ai non amanti del cinghiale o ai vegetariani: gli stand proporranno panini con varie farciture.
La novità della terza edizione lo spettacolo di magia in piazza per tutti i bambini a partire dalle cinque del pomeriggio. Verrà anche allestito un gazebo dove i più piccoli si potranno scatenare con disegni e colori messi a disposizione dal gruppo dei Giovani Cacciatori FIdC e dal coordinamento delle Cacciatrici Federcaccia.
Gli adulti potranno cimentarsi col simulatore di tiro virtuale presso lo stand Federcaccia.
Sarà possibile partecipare gratuitamente dopo la registrazione cliccando in questo link.
Basterà presentare l’email di conferma ricevuta al desk di gioco, presso lo stand.
Un borgo da scoprire
Agosta è un paese montano dell’alta Valle dell’Aniene e conta 1.700 abitanti. Merita una lunga passeggiata e un’accurata visita. Ecco i monumenti e i resti archeologici che offre.
Castello medioevale, attorno al quale sorse il paese, a partire dal 1051. Vi si accede da tre porte “della Chiesa”, “Santa Maria” e “del Cancillittu”. Secondo una leggenda nella torre sarebbe stata incarcerata una principessa di nome Augusta, la quale avrebbe dato il nome al paese.
Da vedere anche l’Arco del Cardinale o della Porta, eretto nel 1503 vicino a un ponte sul fiume Aniene, in onore del cardinale commendatario Giovanni Colonna. Un’alluvione distrusse il ponte, che fu in seguito ricostruito a pochi metri di distanza nel XVIII secolo. In seguito anche l’arco venne spostato. Si presenta in blocchi a bugnato di pietra dal monte Affilano, in stile romanico.
Conserva integralmente il suo fascino il Santuario della Madonna del Passo o Madonna degli Angeli. All’interno un affresco raffigurante la Madonna rinvenuto a seguito di un evento ritenuto miracoloso nel 1616.