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Ostia, derubato del suo laptop sul lungomare lancia una taglia: “500 euro a chi me lo riporta”

Il laptop, rintracciabile grazie al gps incorporato, si trova a Ostia: è bloccato e non può funzionare. Il derubato lancia una taglia da 500 euro: "Dentro ci sono documenti importanti"

Sono pronto a pagare 500 euro a chi me lo restituirà“. Vittima di un odioso furto sul lungomare di Ostia, l’ingegnere tedesco proprietario di un laptop importante per il suo lavoro, ne chiede la restituzione.

Il laptop, rintracciabile grazie al gps incorporato, si trova a Ostia: è bloccato e non può funzionare. Il derubato lancia una taglia da 500 euro: “Dentro ci sono documenti importanti”

Nella memoria di quel pc portatile ci sono file professionali importanti e da persona pragmatica quale è, il turista derubato preferisce appellarsi al fascino del denaro piuttosto che al sentimento o all’efficacia delle forze dell’ordine.

La vicenda è quella che vi abbiamo raccontato lunedì 1° luglio: la coppia di turisti in vacanza a Ostia, prima di lasciare la cittadina balneare ha deciso di gustare l’ultimo caffè in riva al mare. Un piacere che è costato caro: ignoti, infatti, hanno svaligiato la loro auto a noleggio senza lasciare traccia. E la scoperta del furto è avvenuta una volta giunti in aeroporto.

Com’è noto, quasi tutti gli strumenti elettronici oggi sono dotati di gps, minuscolo apparato che consente la loro localizzazione. Per questo motivo dal primo momento del furto il proprietario ha potuto monitorare gli spostamenti subiti dai bagagli e dal laptop. Mentre le valigie con gli abiti e i documenti contenuti hanno preso la direzione della via Pontina, il computer portatile è rimasto sempre in piazza Sirio dove era stato rubato. Verosimilmente è stato conservato all’interno di uno dei camper dei senza fissa dimora che vivono nel parcheggio.

Mercoledì mattina 3 luglio il laptop si è “mosso”: qualcuno lo ha portato via da piazza Sirio per raggiungere un edificio ben identificato. Da qui oggi, giovedì 4 luglio, si è nuovamente spostato per raggiungere la zona Appio Tuscolano e, in serata, rientrare a Ostia. Il ricettatore che ne è in possesso, evidentemente, ha tentato di farlo funzionare (craccare in gergo informatico) ma non ci è riuscito.

Il proprietario del laptop intende risolvere privatamente la questione. “Chiunque, anche in forma anonima, potrà farmi recuperare il computer portatile riceverà 500 euro – spiega l’ingegnere – Una condizione senza dubbio vantaggiosa, anche perchè il laptop è inutilizzabile“. L’idea è quella di prendere accordi via email all’indirizzo help-laptop@gmx.at. E, se l’accordo andrà in porto, sarà l’ennesima sconfitta per l’immagine di Ostia.

Vittima di un caso analogo a novembre scorso è stato il giornalista della Rai Federico Ruffo che, anche grazie al gps e al blocco del laptop, è riuscito a recuperarlo a Nuova Ostia.