Processo per l’omicidio di Mario Cerciello Rega: ridotta la condanna ai due studenti americani

I giudici della Corte d'Assise di appello hanno fatto cadere le aggravanti: sentenza shock per la moglie del vicebrigadiere

Riduzione della pena per gli studenti americani, Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth, accusati della morte di Mario Cerciello Rega, massacrato in strada con un arma bianca, la notte tra il 25 e il 26 luglio 2019.

Dopo che la Cassazione aveva disposto un nuovo processo di secondo grado, i giudici della Corte d’Assise di appello hanno ulteriormente ridotto le condanne, precedentemente stabilite a 22 anni per Hjorth e a 24 anni per Elder. Quest’ultimo è stato anche assolto dall’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.

I giudici della Corte d’Assise di appello hanno fatto cadere le aggravanti: sentenza shock per la moglie del vicebrigadiere Cerciello

Con la sentenza di appello bis per la morte di Mario Cerciello Rega, la condanne per i due accusati passano da 22 a 11 anni e 4 mesi per Gabriel Natale Hjorth, a da 24 a 15 anni e 2 mesi per Finnegan Lee Elder.
I due studenti americani aggredirono Cerciello e il suo collega Andrea Varriale quella notte in servizio a Prati. I due militari allertati da una chiamata per denunciare un furto, arrivarono in via Pietro Cossa per fermare i giovani che corrispondenti alla descrizione fornita dalla vittima, in una vicenda di droga e ricatti in cui ad avere la peggio è stato il vicebrigadiere, assalito mentre cercava di bloccare i due studenti.
Fu Elder nella colluttazione, ad estrasse il coltello con un lama da 18 cm e a colpire ripetutamente il Carabinieri, tanto da farlo morire per shock emorragico.

I giudici hanno fatto cadere le aggravanti e ammesso il rito abbreviato e questo ha portato alla diminuzione degli anni da scontare in carcere.

Per Finnegan come spiegano in queste ore le fonti, ha pesato la ragione di non essersi reso conto di trovarsi difronte a due agenti delle Forze dell’Ordine; per Hjorth invece, il riconoscimento del concorso anomalo, con il passaggio dal dolo alla colpa. I suoi legali stanno già preparando il ricorso in Cassazione.

La lettura della sentenza è stata uno shock per la moglie di Cerciello, Rosa Maria. La donna ha lasciato piazzale Clodio senza rilasciare dichiarazioni.