Prima il sequestro della pedana della discoteca e del chiosco bar, poi i sigilli dell’intero stabilimento. Lo Shilling di Ostia, simbolo della movida vip del litorale, chiude i battenti in piena stagione su ordine della procura di Roma. A disporre i sigilli – fatti scattare oggi, 3 luglio – la polizia giudiziaria di piazzale Clodio su disposizione dell’autorità giudiziaria.
Sequestrato lo stabilimento simbolo della movida del litorale. A disporre i sigilli la procura di Roma
I primi sigilli erano scattati il 24 giugno. Un primo stop alle nottate in musica a bordo mare e agli aperitivi. E che già ne anticipava il rischio chiusura per l’intera stagione.
A eseguire il provvedimento gli agenti di polizia locale e i militari della Guardia di Finanza di Ostia, che su disposizione della procura avevano chiuso e transennato la pedana della discoteca e del chiosco all’aperto, la parte più importante dello stabilimento visto che la spiaggia è scomparsa per l’aggressione del mare.
I sigilli
Ora lo stabilimento è stato sequestrato per intero. Coi sigilli in vista alla monumentale entrata. I magistrati intendono così evitare l’aggravamento dei reati contestati o il protrarsi delle violazioni, ossia l’abuso edilizio su beni sottoposti a vincolo paesaggistico per cui si procede da tempo.
La pedana non a norma
Al centro delle indagini la pedana su cui sorgono la discoteca e il chiosco: sarebbe fissa, non rimovibile, e, in quanto tale, non a norma.
La discoteca dello stabilimento era già finita nel mirino degli investigatori nelle scorse settimane. Sembra che pur non avendo ricevuto le dovute autorizzazioni, infatti, aveva comunque iniziato la sua normale attività, proseguita anche dopo aver accumulato più multe.
Lo Shilling è da tempo al centro di una inchiesta per tentata corruzione avviata a piazzale Clodio e che lo scorso maggio ha portato agli arresti domiciliari il patron Fabio Balini e sotto inchiesta più funzionari del Municipio in seguito al tentativo di sanare alcuni abusi edilizi dello stabilimento, poi andati a vuoto per l’opposizione in extremis del direttore del Municipio.
Dopo la chiusura de La Casetta, del Kursaal e dello Sporting Beach si estende così la desertificazione delle spiagge di lusso a Ostia.