Uccise a folle velocità lo chef Ponzo e la moglie, in carcere il pirata della strada

Il pirata finisce in carcere a distanza di quasi un anno: viaggiava ubriaco e a 150 km orari

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Lo chef Maurizio Ponzo rimasto vittima nell'incidente insieme alla moglie

A distanza di nove mesi dall’enorme dramma causato, finisce in carcere il pirata della strada che a folle velocità travolse a Carchitti un’auto uccidendo lo chef Maurizio Ponzo e la moglie Alessandra Corradi e ferendone gravemente i figlioletti.

Il pirata finisce in carcere a distanza di quasi un anno: viaggiava ubriaco e a 150 km orari

Ora la conferma: una famiglia distrutta per una bravata. Il conducente dell’auto che distrusse la vettura della coppia, al rientro da una cena a casa dei nonni, era ubriaco e viaggiava a 150 chilometri orari.

A finire in carcere Lamallan Anas un 45enne marocchino domiciliato a Labico. A notificargli la misura cautelare in carcere con l’accusa di omicidio stradale e guida sotto l’influenza dell’alcol i carabinieri della compagnia di Palestrina.

Il provvedimento è stato emesso a seguito degli accertamenti condotti dalla Procura di Tivoli e dai carabinieri della stazione di San Cesareo in merito al sinistro stradale mortale, avvenuto lungo la Strada Provinciale Carchitti lo scorso 10 ottobre 2023, nel quale persero la vita i due coniugi di Palestrina e rimasero gravemente feriti i loro figlioletti.

Si legge nell’ordinanza di custodia cautelare del Gip del Tribunale di Tivoli che, all’esito delle indagini condotte dai carabinieri, sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza in ordine al fatto che l’uomo, sotto l’effetto di sostanze alcoliche e psicotrope, si sarebbe posto alla guida del veicolo causando l’incidente.

Le indagini

In particolare, mentre percorreva il tratto stradale ad una velocità di circa 150 km orari – ignorando del tutto limite imposto di 50 – avrebbe invaso la carreggiata opposta impattando contro l’auto delle vittime.

Il quarantenne marocchino era stato subito identificato, ma nelle prime battute delle indagini non c’era sicurezza su chi fosse alla guida dell’auto che piombò contromano contro la coppia. Subito dopo l’incidente, infatti, venne identificato anche un amico italiano che era con lui.