Simone Borgese, il sospetto stupratore seriale va ai domiciliari

Il tranello alla fermata e poi lo stupratore entra in azione: il racconto della vittima che incastra Borgese

Simone Borgese, il sospetto stupratore seriale

Non è libero, ma nemmeno in carcere. Sono stati disposti gli arresti domiciliari per Simone Borgese, il 39enne romano appena arrestato per aver abusato di una 26enne agganciata con un tranello a una fermata alla Magliana e già condannato due volte per stupro.

Il tranello alla fermata e poi lo stupratore entra in azione: il racconto della vittima che incastra Borgese

Per la vittima è comunque un sollievo che ora a occuparsi di quell’uomo “coi modi gentili e gli occhi cattivi” sia la giustizia: l’ha abusata stravolgendole la vita. Studentessa a Roma per un brutto scherzo del destino intorno alle tre del pomeriggio dello scorso 8 maggio si è ritrovata davanti un uomo che, con garbo, le chiedeva come raggiungere una determinata strada, lo svincolo del Gra verso l’Eur.

Perdonami, mi puoi aiutare col tuo telefonino. Il mio è scarico, si è spento”, sostiene di aver bisogno di vedere l’app con lo stradario. Quel ragazzone all’apparenza perbene e con un sorriso discreto poi la invita a salire. “Sali per un breve tratto… Mica faccio paura…”, prova a rassicurarla. Ma la giovane non si fida, declina l’invito più volte, ma quando lui insiste e dietro la sua auto si forma una fila, cede. E’ l’inizio dell’incubo.

Pochi minuti dopo con un’altra scusa l’automobilista le sfila il telefonino. “Faccio una chiamata e te lo restituisco”. E infine le richieste esplicite: “Se fai quello che ti dico io ti lascio libera”.

La ragazza piange, prova a rifiutarsi, ma allo stesso tempo reagisce come tutte le donne vittime di violenza sessuale; si pietrifica, diventa incapace di reagire, in mano al suo aguzzino diventa un pezzo di sale. In via dell’Imbrecciato la violenza.

Quell’uomo che voleva da lei una cortesia nel frattempo aveva assunto lo sguardo cattivo, uno sguardo che è diventato soddisfatto solo quando la riporta indietro e la rilascia – la libera – a una fermata di Villa Bonelli. Ancora lacrime, la richiesta di aiuto, la denuncia alla Polizia.

Le indagini

Le indagini partono subito. Cominciano dall’auto, una Multipla guidata dallo stupratore. Con le telecamere di videosrveglianza si risale alla targa e quindi a chi la conduceva: Simone Borgese. 

Per i poliziotti del distretto San Giovanni non è un nome nuovo. Il riconoscimento da parte della vittima chiude il cerchio.

Borgese è un sospetto stupratore seriale. E’ libero da due anni, dal 2022, quando ha finito di scontare la condanna a 7 anni per lo stupro di una tassista, agganciata per una corsa, e poi abusata a Piana del Sole la sera dell’8 maggio del 2015.

Sempre nel 2022 aveva, intanto, incassato una condanna, non ancora definitiva, per gli abusi sessuali su una 17enne rincorsa fin dentro a un ascensore risalente all’estate 2014.

Parte la richiesta di arresto. Il giudice la concede e dispone gli arresti domiciliari.