Chi è Simone Borgese, l’uomo arrestato per stupro

Sul casellario più precedenti per stupro. Le parole di un giudice 

Simone Borgese

Il presunto stupratore della Magliana,  l’uomo che ha fatto salire sulla sua auto una ragazza con la scusa di offrirle un passaggio per poi violentarla, è Simone Borgese, 39 anni romano e volto noto alla sezione anti stupro della Questura di Roma. Prima dello scorso 8 maggio aveva colpito altre volte. Ritenuto già anni fa incapace di frenare i suoi impulsi sessuali, era tornato libero dopo aver scontato la condanna per lo stupro, brutale, di una tassista. Ma non solo.

Sul casellario più precedenti per stupro. Le parole di un giudice

Scusami, come arrivo all’Eur?”. L’ultima sua vittima – è il pomeriggio dell’8 maggio 2024 – sarebbe stata ingannata con una banale richiesta di informazioni. Il tempo di invitarla a salire in auto, di allontanarsi e poi lo stupro in una zona isolata.

L’aria di un uomo perbene, Simone Borgese era libero da qualche anno, dal giugno del 2022, quando ha finito di  scontare una pena di sette anni e mezzo per aver violentato l’8 maggio del 2015, esattamente 9 anni fa, una tassista a Piana del Sole.

Stavolta l’aggancio è avvenuto a una fermata dell’autobus in via della Magliana: Borgese ha accostato, dopo aver chiesto indicazioni stradali per poter raggiungere l’entrata al Gra direzione Eur, ha invitato la ragazza a salire. E’ lei con un’applicazione a indicare all’uomo la strada da seguire.

Qualche minuto dopo l’atteggiamento del guidatore già cambia: allunga le mani, minaccia. La passeggera è impietrita, ormai senza scampo.

Arrivato in una zona isolata di via dell’Imbrecciato l’incubo si concretizza: l’uomo apre lo sportello, scaraventa la giovane fuori, compie abusi, la fa risalire in auto e poi la lascia in una stradina di Villa Bonelli.

Le indagini della Polizia partono nel momento stesso in cui la ragazza denuncia. Il riconoscimento dell’auto e su una foto segnaletica inchiodano Borgese.

Un terzo stupro

L’uomo nel 2022 era stato condannato in primo grado anche per un’altra violenza sessuale: nel luglio del 2014 aveva rincorso e molestato una 17enne in ascensore. La ragazzina lo aveva denunciato dopo aver visto le sue foto segnaletiche, circolate sulla stampa e in tv dopo l’arresto per lo stupro della tassista.

All’epoca Simone Borgese risultava indagato anche per furto, calunnia, insolvenza fraudolenta, minacce, mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice, violazione degli obblighi di assistenza familiare e per la violenza sessuale a Piana del Sole.

Tanto che di lui un giudice, nel bocciarne la scarcerazione, scrisse che i suoi guai con la giustizia concorrevano “a metterne in luce la totale incapacità di controllare i propri istinti in materia sessuale“. 

Agli arresti domiciliari

Ora il nuovo arresto e la misura cautelare, non in carcere, però. Per Borgese sono stati disposti gli arresti domiciliari.