Due dipendenti di Atac e Roma Mobilità aggrediti in poche ore: la denuncia dei sindacati

Per entrambi gli episodi di violenza, sia la conduttrice di tram che l'addetto all'infopoint hanno avuto necessità di cure mediche

Foto non collegata ai fatti

Arriva dai sindacati Fit-Cisl del Lazio, la dura reazione ai gravi episodi di aggressione avvenuti oggi a danno di una conduttrice di tram e di un lavoratore in servizio presso l’Infopoint Roma mobilità della Stazione Termini.

Per entrambi gli episodi di violenza, sia la conduttrice di tram che l’addetto all’infopoint hanno avuto necessità di cure mediche

Prima l’assalto alla conduttrice di tram della linea ATAC, poi al dipendente del servizio Infopoint Roma Mobilità, sono stati la goccia che ha fatto traboccare il vaso oggi, sulle condizioni di continuo pericolo a cui sono sottoposti i dipendenti del mezzi di trasporto della rete cittadina, e i lavoratori a contatto con il pubblico nelle stazioni metropolitane ad alto rischio per la presenza di criminalità.

I due episodi su un mezzo pubblico di linea sulla Palmiro Togliatti, e alla Stazione Termini, hanno suscitato lo sdegno dei social e l’immediata reazione dei sindacati, che per questi ennesimi episodi non più accettabili, chiedono ancora una volta la messa in atto di misure più concrete di deterrenza del fenomeno.

Le aggressioni come avvenuto anche oggi, riguardano sia uomini che donne, chiamati troppo spesso e ingiustamente a gestire anche situazioni critiche e a rischio di reazioni violente, per tutelare gli utenti.

Oggi poi, i due impiegati impegnati a svolgere il loro servizio essenziale, hanno subito in prima persona l’aggressione da parte di ignoti, che ha richiesto l’intervento del personale sanitario e delle Forze dell’Ordine.

Aggiornamenti arrivati in serata confermerebbero il trasporto del dipendente di Roma Mobilità in un nosocomio della Capitale, dove è rimasto per accertamenti, mentre la conduttrice non sembrerebbe sia in gravi condizioni.

“Due episodi vergognosi per cui abbiamo chiesto la rapida convocazione da parte della Prefettura, con cui stiamo lavorando ad un protocollo di intesa per la sicurezza nel Trasporto pubblico locale. Vanno poi applicate delle misure che possono essere di aiuto, come i sistemi di videosorveglianza e geolocalizzazione” – hanno comunicato il segretario generale della Fit-Cisl del Lazio, Marino Masucci, e il segretario regionale resp. del dip. Mobilità della Fit-Cisl del Lazio, Roberto Ricci.

Nelle stazioni metropolitane il servizio è garantito da Italpol che proprio grazie alla videosorveglianza ha potuto intervenire tempestivamente in diversi episodi, portando al riconoscimento di ladri e aggressori. Sul mezzi pubblici invece è ancora combattuta l’idea di una vigilanza fisica.

I fatti accaduti oggi, sono solo gli ultimi di una sequela lunghissima di episodi, che vedono troppo spesso coinvolti i conducenti dei mezzi di trasporto pubblico.

Solo lo scorso weekend, un autista alla guida di un bus notturno è stato costretto a fermarsi sulla Via Trionfale dove stava procedendo, per una sassaiola che ha distrutto il parabrezza e costretto il dipendente a fermarsi in piena notte.