Velletri, smantellato giro di spaccio in prigione. Droga ai carcerati da familiari e amici: 33 arresti

In una maxi-operazione condotta dai carabinieri tra Lazio e Abruzzo, è stato smantellato un sofisticato sistema che permetteva ai detenuti del carcere di Velletri di ricevere e spacciare droga

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Una perquisizione durante l'operazione che ha coinvolto familiari e amici dei detenuti.

Alle prime luci dell’alba odierna,  martedì 21 maggio, 33 persone sono state arrestate dai carabinieri, in una maxi-operazione messa a segno dalle forze dell’ordine tra Roma, Latina, Viterbo, Frosinone, Rieti nella regione Lazio e Chieti in Abruzzo. Il tutto per smantellare un’organizzazione criminale che permetteva ai detenuti di ordinare e ricevere droga direttamente nel carcere di Velletri.

In una maxi-operazione condotta dai carabinieri tra Lazio e Abruzzo, è stato smantellato un sofisticato sistema che permetteva ai detenuti del carcere di Velletri di ricevere e spacciare droga

Nel dettaglio, grazie al supporto dei comandi dell’Arma territorialmente competenti, si sta dando esecuzione ad un’ordinanza decisa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Velletri nei confronti dei 33 indagati, per lo più italiani, tra le quali 5 donne e 22 persone già agli arresti domiciliari.

I carabinieri del nucleo operativo di Velletri hanno certificato nel tempo, grazie ad approfondite indagini, vari episodi di spaccio di droga, con lo stupefacente che entrava con irrisoria facilità dentro la prigione veliterna grazie alla collaborazione degli indagati e di persone a loro vicine.

Alcuni degli arrestati sono familiari dei detenuti che ricevevano gli stupefacenti e, insieme alla scoperta dell’articolato modus operandi grazie al quale la droga entrava nel carcere di Velletri, i carabinieri hanno scoperto anche altri due episodi d’estorsione e in un caso uno degli indagati ha ricevuto botte e minacce per alcune dosi di droga non pagate.

Anche alcuni familiari delle persone coinvolte hanno subito violenze per lo stesso motivo, ovvero perchè non avevano pagato della droga ai loro pusher.

L’arco temporale delle indagini è molto ampio, dato che gli episodi scoperti dai militari dell’Arma dei carabinieri vanno da gennaio a giugno del 2023 e il volume d’affari illegale ottenuto dall’attività di spaccio si aggira intorno agli 80mila euro.

Come già spiegato da articoli d’approfondimento di canaledieci.it nei mesi scorsi, anche questo blitz degli inquirenti conferma che nel carcere di Velletri entra davvero di tutto, droga e non solo.

In un’altra vicenda lo stupefacente era stato portato all’interno del carcere di Velletri addirittura dal cappellano.

Cocaina, hashish, beni di prima necessità, dentro pacchi destinati ai detenuti del penitenziario veliterno, coinvolgendo un sofisticato sistema di spedizionieri che consegnano la merce a terze persone per poi scomparire nel nulla.

Tramite mini-telefonini la droga veniva ordinata dai carcerati all’esterno, così come ogni altra cosa della quale avessero bisogno e il pagamento della droga e di ogni altra cosa fatta entrare illegalmente nel penitenziario,avveniva grazie a ricariche fatte su carte prepagate da parte di figli, mogli, fidanzate, fratelli, nonni, zii e amici dei detenuti.

Come sempre in questi casi, va ricordato che ogni indagato è da considerare come presunto innocente e che lo resterà fino ad una definitiva e irrevocabile sentenza di condanna a suo carico, con le prove che si formeranno nei vari gradi di giudizio.

In questo momento ci si trova ancora nella fase delle indagini preliminari.

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