Al risveglio nel suo appartamento di Ciampino si è accorto che la sua compagna, Francesca Russo, era deceduta sul divano durante la notte. Si erano addormentati in due stanze diverse al ritorno da una serata nei locali della movida romana, poi la drammatica scoperta la mattina seguente.
Sul corpo della giovane non è stato trovato nessun segno di violenza, ma il Magistrato non vuole lasciare intentata nessuna strada per fare chiarezza sulle cause del decesso.
La coppia aveva passato la serata in alcuni locali della Capitale: un mistero la causa del decesso nella notte
Si svolgerà nelle prossime ore l’autopsia sul corpo di Francesca Russo, la 26enne deceduta nell’appartamento del suo compagno a Ciampino nella notte tra venerdì 17 e sabato 18 maggio.
L’esame medico dettagliato e attento del corpo e degli organi della ragazza, disposto dalla procura di Velletri presso il Policlinico di Tor Vergata, è l’unica speranza di venire a capo di questo dramma, la sua morte misteriosa a soli 26 anni.
Francesca originaria del quartiere Colli Aniene, si spostava giornalmente in zona Prati per il suo lavoro, presso il centro estetico del suo compagno. Un ruolo di ricevimento dei clienti, affidato al suo viso solare e alla sua capacità, evidentemente, di essere cortese e accogliente.
Per la tragedia che ha colpito la sua famiglia e il suo compagno, quest’ultimo al momento non risulta indagato, anche se non si esclude che nelle prossime potrà diventarlo, avendo trovato lui per primo la giovane senza vita nella sua abitazione.
Le indagini cercano intanto di ricostruire le sue ultime ore della coppia, passate in alcuni locali del centro della Capitale.
Francesca Russo aveva subito di recente un intervento chirurgico
Esclusa secondo le dichiarazioni del compagno, che verranno confermate dagli approfondimenti medici, l’assunzione di sostanze stupefacenti da parte di entrambi.
Mentre stando a quanto riportato dal Corriere della Sera in queste ore, la 26enne aveva subito un intervento al setto nasale, a seguito del quale invece, stava assumendo regolarmente dei farmaci.
Resta da verificare dunque, se non possa essere stato un terribile mix tra questi medicinali e l’alcol bevuto nella ore precedenti il suo drammatico ritrovamento, a provocare un malore fatale alla giovane, sul quale non hanno potuto nulla i soccorritori chiamati d’urgenza dal 39enne.