Roma, tassa sui rifiuti: ecco perché non è arrivato ancora l’avviso di pagamento

Roma Capitale differisce il pagamento delle prime rate della tassa sui rifiuti: ecco le nuove scadenze. Intanto cresce la paura per le cartelle pazze

Slitta il pagamento della Tassa sui rifiuti. Il Campidoglio ha differito il pagamento che dovrà comunque avvenire entro il 2024.

Roma Capitale differisce il pagamento delle prime rate della tassa sui rifiuti: ecco le nuove scadenze. Intanto cresce la paura per le cartelle pazze

La disposizione è stata decretata con una delibera capitolina. Da quest’anno gli utenti riceveranno un plico contenente tre rate per il pagamento.

Gli utenti potranno pagare in un’unica soluzione o una rata alla volta. Le scadenze sono: 31 luglio prima o unica rata, 30 settembre seconda rata e 30 novembre terza rata.

La Giunta Capitolina ha differito in particolare i termini per il pagamento delle prime due rate TARI come indicato di seguito:

  •  al 31 luglio 2024 il termine di pagamento della prima o unica rata della tassa sui rifiuti (TARI) relativa all’anno 2024, avente scadenza originaria il 30 aprile 2024;
  • al 30 settembre 2024 il termine di pagamento della seconda rata della tassa sui rifiuti (TARI) relativa all’anno 2024, avente scadenza originaria il 31 agosto 2024.
  • Resta ferma la scadenza al 30 novembre 2024 della terza rata, come previsto dal vigente Regolamento TARI.

Anche quest’anno, così come l’anno scorso, i ritardatari potranno stare tranquilli. La maggior parte delle cartelle che fino a un paio di anni fa dovevano essere già state pagate non sono state nemmeno ancora recapitate tutte.

Terrore cartelle pazze

I romani restano comunque terrorizzati dalle cartelle pazze che vengono spesso recapitate. Qualcuno denuncia anche possibili falle informatiche nei sistemi di riscossione della Ta.Ri. riferibili alla società partecipata Aequa Roma.

A denunciarlo il capogruppo della Lista Civica Raggi in Assemblea Capitolina Antonio De Santis. “Fatti – spiega – che se confermati, potrebbero aver alterato in modo significativo la pressione fiscale già di per sé elevatissima che grava sulle famiglie romane.

Nel 2023 avevamo presentato un’interrogazione, a cui non è mai stata data risposta, sulle inefficienze nel sistema di riscossione della Ta.Ri, incentrata sul tema dell’evasione. Ne presenterò un’altra, nei prossimi giorni“.