Alla cerimonia per la posa della prima pietra del porto commerciale era presente anche il ministro Matteo Salvini
Si è svolta a Fiumicino la cerimonia di posa della prima pietra del cantiere per la realizzazione del porto commerciale.
“Sono orgoglioso – ha affermato il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, presente alla cerimonia – dopo decenni e decenni c’è la posa della prima pietra a mare di un porto importante. Porterà lavoro, bellezza, ricchezza, turismo. Fiumicino non è solo l’aeroporto ma è una comunità di imprenditori, di ristoratori, di pescatori. Sono orgoglioso che il mio ministero abbia contribuito con 50 milioni di euro all’inizio di un percorso perché poi dobbiamo preparare altri progetti e altri finanziamenti. E’ una soddisfazione arrivare qua con qualche anziano residente che mi dice che era, non da vent’anni, ma da un secolo che aspettavano questo intervento. Per me sbloccare i cantieri è la ragione di vita”.
Alla posa della prima pietra del porto commerciale c’era il sindaco Mario Baccini, che ha spiegato l’obiettivo di quest’opera.
“È una crescita costante di Fiumicino come città – ha commentato il primo cittadino – Eravamo considerati una dependance dell’aeroporto di Fiumicino ma stiamo dimostrando che Fiumicino è molto di più. E’ Blue Economy, Green Economy. Oggi con quest’opera, grazie all’Autorità portuale e al Ministero dei Trasporti, insieme alla Città di Fiumicino, metteremo in sicurezza tutta la nostra flotta pescherecci, una parte di cantieristica. Si tratta di un work in progress molto importante. Stiamo sistemando tutti i problemi del demanio marittimo e abitativo. Come sappiamo Fiumicino conta 24 chilometri di costa, siamo quasi 90.000 persone, l’aeroporto è intercontinentale: insomma è una città in pieno sviluppo”.
“Questo è il primo porto commerciale che parte da zero in Italia negli ultimi 40 anni –afferma Pino Musolino, presidente dell’Autorità portuale Mar Tirreno Centro Settentrionale – Quindi non è solo un orgoglio nostro, penso sia anche un orgoglio nazionale. Mettiamo a posto una situazione che a un certo punto era diventata, anche lungo il canale, per certi versi indecorosa e sistemiamo definitivamente anche con la nuova concessione che abbiamo fatto a IP l’approvvigionamento di cherosene e di jet fuel per l’aeroporto di Fiumicino. Quest’ultimo all’80% viene approvvigionato via mare. Non +, quindi, solo un porto ma è un’altra infrastruttura a servizio di una delle più grandi infrastrutture del paese, che è appunto il primo scalo aeroportuale d’Italia. C’è un insieme di soddisfazioni multiple e non ultimo il fatto che questo è un porto che è stato anche dragato. In Italia dragare i porti è più difficile che fare un miracolo e noi in questi tre anni siamo riusciti a dragarli sia a Civitavecchia che a Fiumicino”.
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