Bomba aerea rinvenuta nel centro cittadino: per rimuoverla necessaria l’evacuazione di 40mila persone

Evacuati più della metà dei residenti per la bonifica dell'ordigno: è una bomba della Seconda Guerra Mondiale

Foto non collegata ai fatti

Un altro ordigno bellico di grandi dimensioni ed estremamente pericoloso, è stato trovato nel territorio laziale durante alcuni lavori stradali. La città in emergenza dalle prime ore di oggi è Viterbo, alle prese con una bomba aerea inesplosa, per la cui rimozione almeno 40mila persone dovranno evacuare per sicurezza le loro case.

Evacuati più della metà dei residenti per la bonifica dell’ordigno: è una bomba della Seconda Guerra Mondiale

Sarà un tranquillo martedì di paura il prossimo 7 maggio nella città di Viterbo, che da qualche ora è venuta a conoscenza di una bomba aerea della Seconda Guerra Mondiale, che giace nel sottosuolo della cittadina.

Proprio in questi giorni per probabili lavori di scavo, ne è stata rilavata dai tecnici la preoccupante presenza, che ha attivato immediatamente esperti e personale militare dell’Esercito Italiano, che si occuperà della sua rimozione.

Si tratterà di un’attività di bonifica complessa quella programmata per martedì 7 maggio, e anticipata da grandi manovre che coinvolgeranno circa 40mila persone residenti nel capoluogo dell’omonima provincia, e cioè più della metà dei residenti totali del Comune.

Ad occuparsene saranno gli artificieri dell’Esercito che provvederanno al disinnesco della bomba d’aereo del peso di 4mila libbre, corrispondenti a 2 tonnellate di peso.

Per un ordigno di queste dimensioni, il potere distruttivo potenziale è imponente, con un’onda d’urto che può arrivare a coinvolgere edifici nel raggio di 20 km.

L’area che deve essere sgomberata in caso di esplosione – spiegano gli esperti -, dipende da diversi fattori, tra cui la potenza della bomba, il terreno circostante e la densità della popolazione. In generale, per una bomba di 2 tonnellate, potrebbe essere ragionevole considerare una zona di sgombero di almeno 20 km dal punto di impatto per garantire la sicurezza delle persone. Tuttavia, questa è solo una stima approssimativa e potrebbe variare a seconda delle circostanze specifiche. È sempre meglio seguire le indicazioni delle autorità competenti in caso di emergenza”.

Durante le operazioni di bonifica il servizio di trasporto ferroviario tra Viterbo e la capitale subirà alcune interruzioni oltre alla chiusura della stazione della cittadina capoluogo di provincia in cui è avvenuto il ritrovamento (leggi qui).

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