Roma, lavori edili pagati e non finiti: tra i “truffati” Rocco Casalino

Casalino avrebbe pagato quasi tutta la somma per ritrovarsi con meno della metà dei lavori svolti. Altre vittime

Rocco Casalino

Non c’è pace per Rocco Casalino e la sua nuova casa, acquistata a piazzale Flaminio, in pieno centro a Roma. Dopo il problema scoppiato a causa degli ambulanti (a suo dire troppo invadenti con gli stand) proprio sotto la sua abitazione, adesso è emersa una nuova questione: l’ex portavoce del capo del governo Giuseppe Conte sarebbe stato truffato sui lavori di ristrutturazione. Lavori pagati e non svolti.

Casalino avrebbe pagato quasi tutta la somma per ritrovarsi con meno della metà dei lavori svolti. Altre vittime

Casalino avrebbe sborsato 42 mila euro a un’azienda edile per poi ritrovarsi con solo il 40 per cento delle opere di ristrutturazione completate. Il restante sessanta non sarebbe stato portato a termine.

Un inviato del tg satirico di Canale 5 ha raccolto le testimonianze anche di altri clienti che hanno bonificato anticipi per lavori di ristrutturazione mai finiti.

I due impresari romani della ditta, però smentiscono: “Non conosciamo Rocco Casalino, ne’ le altre persone che hanno risposto al giornalista di Striscia“.

Forse non si ricordano di me ma dei miei bonifici sì visto che si tratta di decine e decine di migliaia di euro. L’unico difetto che ho avuto in questa situazione è che ho pagato di più e prima“, ha detto Casalino.

Un’altra “vittima”

Il preventivo ammontava a circa 25 mila euro. La piccola impresa ha iniziato i lavori in cantiere per poi iniziare a rallentare dicendo che erano venuti fuori degli imprevisti e che volevano che anticipassi i soldi concordati. Dopo aver anticipato quasi l’intero importo sono spariti”, ha dichiarato una donna a Striscia.

Lo scontro col ras degli ambulanti

Un periodo non facile per Casalino. Qualche mese fa aveva ricevuto insulti omofobi da parte del re delle bancarelle, Augusto Proietti, che accusava l’ex portavoce di Conte di chiamare tutti i giorni i vigili per far sloggiare gli ambulanti.

Il ras degli ambulanti solo in un secondo momento ha abbassato i toni:Ho sbagliato i modi, va bene, però ero arrabbiato. A me che importa se uno è gay o non è gay, io ho un sacco di amici gay. Ho fatto quel video perché 40 euro di multa ogni giorno a mio figlio che lì ha il banco e agli altri commercianti come lui mi avevano portato all’esasperazione”.

Per poi aggiungere: “Io con Casalino ci vorrei parlare per chiedergli:Ma che ti abbiamo fatto?’. A noi piace la pace, mica la guerra”.