Roma, aspiranti attrici abusate sul set. Condannato finto regista

Il finto regista condannato in abbreviato per violenza sessuale, truffa e falso. E' libero

Gli stupri del finto regista sul set

Si ritaglia il ruolo di regista hard per stuprare aspiranti attrici sul set. Lo choc delle aspiranti attrici, la denuncia e ora la condanna.

Il finto regista condannato in abbreviato per violenza sessuale, truffa e falso. E’ libero

Provini osé per ottenere la parte di un film: solo che le scene di sesso invece che simulate si trasformavano all’improvviso in veri e propri abusi, stupri.

Sono le accuse con cui il gip del tribunale di Roma Marisa Mosetti ha condannato un finto regista di origine abruzzese, Gino F., 59 anni, a 7 anni e 8 mesi di carcere per violenza sessuale, tentata truffa e falso. Le vittime tre ventenni. 

L’uomo si presentava – sempre con nomi diversi – come regista e actor coach specializzato in sessuologia all’Actors Studio di New York. I fatti risalgono agli anni tra il 2017 e il 2019, a tutte la stessa promessa: “Ti porterò a Hollywood… Conosco Al Pacino“. 

I primi due agganci si trasformano in violenze sessuali sul set. Il finto regista si cala nelle parti di attore per meglio preparare le aspiranti stelle del cinema e durante le scene di sesso va oltre: le vittime non hanno nemmeno il tempo di reagire. Riporteranno a vita il trauma subito.

La terza intuisce in tempo e non cade nella trappola. Nei suoi confronti il regista deve rispondere solo del reato di truffa. A lei il finto regista aveva mostrato la scheda di un film, dal titolo “Grande impresa”, sostenendo che fosse finanziato da un produttore statunitense. La ragazza però, sostiene l’accusa, intuisce che sia una fandonia e lo denuncia.

I tre episodi  sono stati ricostruiti dall’accusa in presenza dei legali  delle vittime assitite come parti civili dagli avvocati Marina Lo Faro e Giuseppe Campanelli.

Per la procura l’imputato aveva architettato un copione valido per ogni occasione. La condanna a 7 anni e 8 mesi è stata comminata con l’abbreviato, un rito che ha garantito all’imputato lo sconto di un terzo della pena.

L’imputato è libero

L’uomo per ora è libero. La condanna appena emessa a piazzale Clodio non è definitiva, ma solo di primo grado. In passato il finto regista è stato indagato da più procure italiane per raggiri analoghi.

Il precedente del regista romano

Reciterai in grandi film”, la promessa. Ma per verificare le attitudini sul set bisognava superare una prova: recitare la parte di uno stupro. C’è un precedente di un regista romano pure lui condannato che stupri sul set.

Lui il regista nella parte dell’attore-aggressore e la candidata attrice in quella di violentata. Solo che poi gli abusi non li recitava, erano reali. Violenze e palpeggiamenti insistenti. E’ con questa accusa che nel dicembre il regista romano Giuseppe F., ora 74enne, è stato condannato a 7 anni di carcere. Le vittime cinque aspiranti attrici d cui tre minorenni.