Ostia, dopo l’ultimo crollo è allarme per le condizioni in cui versano molti altri pini (VIDEO)

I residenti denunciano il rischio di nuovi crolli perché i pini malati sono diversi. Il servizio tg è di Gabriella Rita Tesoro

Pini a rischio crollo. E’ paura a Ostia, dove un albero di circa 20 metri è caduto in via Isole Samoa. Ha rischiato di colpire due ragazzi che stavano passeggiando ed è caduto vicino ai tavolini esterni di un bar (leggi qui). Adesso la preoccupazione si sta diffondendo nel quartiere perché in zona sono tanti gli alberi secchi che rischiano di schiantarsi al suolo da un momento all’altro.

I residenti denunciano il rischio di nuovi crolli perché i pini  malati sono diversi

Io ero nello studio che ho qui vicino -dice un residente- abbiamo sentito il botto poi sono venuti subito gli agenti della polizia locale. Sono stati abbastanza veloci e hanno messo in sicurezza il cancello su cui l’albero è andato a finire. Insieme ai vigili sono venuti anche i responsabili dell’Ufficio giardini cui abbiamo fatto presente di procedere a una verifica di stabilità su tutti questi alberi, perché quando c‘è vento forte oscillano ed è possibile che ci sia un problema di tenuta, non solo dei rami in alto che non sono stati potati, ma di qualche malattia che provoca la secchezza del tronco che poi rischia di cedere

Si tratta, quindi, di alberi che non sono stati curati?

Curati no, perché anche in pineta non vedo mai nessuno a controllare. Abbiamo già segnalato questo problema più di una volta perché abbiamo visto i fusti muoversi, c’è anche un pino che è bello storto, tra l’altro. Gli uffici hanno un numero che li identifica uno per uno. Spero che si attivino. Non c’è altra scelta che verificare bene il loro stato e tagliare quelli che sono da tagliare perché prima o poi cascheranno. E’ necessario procedere a un check periodico”.

C’è qualcosa che non va sulla gestione del verde in questa città?

Sicuramente l’Ufficio Giardini -risponde un altro passante- che era uno dei fiori all’occhiello del Comune di Roma e che, per le scelte fatte dall’amministrazione nel corso degli anni non è più quello di una volta. E’ stato praticamente annientato, dismesso, e tutto ciò, ovviamente, comporta che a risentirne sia il verde pubblico. Bisognerebbe fare dei piani di zona e demandare, magari anche ai municipi, le funzioni di controllo per realizzare un censimento di quello che è, appunto, il verde, anche perché piante del genere pesano svariati quintali e quando vengono giù possono fare grandi danni”.

Servizio tg di Gabriella Rita Tesoro

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