Scontri pre derby, arrestato il noto capo ultras della Lazio Claudio Corbolotti

Il noto capo ultras è finito in manette per rissa e porto di armi durante manifestazioni sportive

Agenti della Digos

Girava armato di bastone e in assetto di attacco. Arrestato in giornata, nelle lunghissime ore pre derby Roma-Lazio, Claudio Corbolotti, 57 anni, noto capo ultras biancoceleste.

Il noto capo ultras è finito in manette per rissa e porto di armi durante manifestazioni sportive

Intenzionato a entrare all’Olimpico in vista del Derby, si aggirava armato di un bastone, dopo aver partecipato agli scontri coi romanisti di questa mattina. A fermarlo con l’accusa di rissa e per porto di armi durante le manifestazioni sportive gli uomini della Digos.

Claudio Corbolotti, noto capo degli ‘Irriducibili’ della curva della Lazio (e in passato con un incarico nell’ex segreteria del sindaco Gianni Alemanno) lo scorso giugno è stato condannato a un anno per manifestazione fascista per fatti del 24 aprile 2019.

Alla vigilia del 25 aprile, insieme ad altri ultras laziali a due passi da Piazzale Loreto, a Milano, aveva esposto uno striscione con la scritta “onore a Benito Mussolini“. Dopo, mentre tenevano il telo in mano, avevano gridato più volte il classico “presente” facendo saluti romani. Tutto questo prima di Inter-Lazio.

Stavolta l’arresto è stato effettuato in seguito agli scontri di questa mattina vicino allo stadio Olimpico.

Salgono a due gli arresti così nelle ore prima del derby: l’altro arrestato un tifoso romanista di 41 anni, fermato dagli agenti del commissariato di Ponte Milvio, anche lui trovato in possesso di mazze.

Altri due ultras, giallorossi, che si sono fatti refertare per ferite lacero contuse, presso un ospedale della Capitale, sono stati condotti negli uffici della Digos e la loro posizione è al vaglio.

Continuano, intanto, le indagini per individuare altre responsabilità, anche grazie alla visione delle immagini video realizzate dalla Polizia Scientifica, che hanno ripreso tutti i momenti dello scontro. Non si esclude, nelle prossime ore, altri fermi.

Intanto un tifoso della Lazio è stato soccorso: gli è esploso un petardo tra le mani. 

Sale la tensione

Il derby Roma-Lazio di oggi, sabato 6 aprile, già si prevedeva ad alta tensione. Da giorni alcuni quartieri della città, dal Tiburtino alla Magliana, sono stati tappezzati da volantini antisemiti.

L’Olimpico è stato blindato da un migliaio di uomini. Nonostante le aree fossero sorvegliate già dalle prime ore del mattino si sono verificati gli scontri tra le due opposte tifoserie che hanno coinvolto circa 300 persone.

Un gruppo di 200 tifosi della Lazio, intorno alle ore 9.30, con il volto travisato, si è spostato da Giusti della Farnesina verso il Bar River: lì, circa 100 tifosi romanisti gli sono andati incontro per scontrarsi.

I servizi di ordine pubblico preventivi, messi in atto dalla Questura di Roma fin dalla giornata di ieri, hanno consentito, in pochissimo tempo, di separare le due frange di tifosi, anche con il lancio di lacrimogeni.

Nel corso dell’intervento sono stati sequestrati caschi, mazze, bastoni e cacciaviti.

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